Per ottenere un regolare permesso di soggiorno ed usufruire della sanatoria prevista dalla legge un pakistano, H.A classe 1983, aveva prodotto tutta una serie di documentazione falsa con la complicità di altri soggetti. Tutti sono stati così denunciati dagli agenti del Commissariato di Sassuolo.Per prima cosa era necessario avere un lavoro regolare ed un alloggio in Italia: ad insospettire gli uomini del Commissariato è stato il fatto che il pakistano svolgesse il ruolo di collaboratore domestico ad un cittadino ghanese, lavoratore dipendente 40anni. Per tale motivo sono scattati i controlli che hanno portato ad accertare che il pakistano non aveva mai lavorato presso l’abitazione del datore di lavoro e che il contratto era stato stipulato al solo fine di fargli ottenere il permesso di soggiorno.
A questo punto gli accertamenti si sono spostati presso l’abitazione in cui il giovane doveva essere domiciliato. Anche qui si è avuto modo di accertare che la dichiarazione di ospitalità era stata fatta al solo fine di aggirare la normativa sull’immigrazione da parte di un cittadino ghanese classe 1963 regolarmente soggiornante sul territorio nazionale.
Tutti è tre sono stati denunciati in concorso per aver presentato false dichiarazioni al fine di ottenere un permesso di soggiorno nell’ambito della procedura di emersione.
Al pakistano, che al momento si è reso irreperibile, è stato revocato il permesso di soggiorno concessogli. Sono in corso accertamenti per verificare la responsabilità di eventuali complici nella realizzazione delle false dichiarazioni.