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Oggi sciopero lavoratori alimentaristi, alta adesione

Altissima l’adesione allo sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici del settore alimentare,
le percentuali di adesione superano il 95%, tutte le produzioni ferme, grande partecipazione ai presidi.
Una giornata importante per le sorti del rinnovo del Contratto Nazionale dell’Industria Alimentare, il secondo Contratto dell’Industria per importanza, 400.000 lavoratori interessati più di 40.000 in Emilia Romagna.


Da Piacenza a Rimini i lavoratori e le lavoratrici si sono fermati, i presidi davanti alle aziende hanno visto un alta partecipazione.

Alla Barilla, alla Parmalat e alla Nestlè di Parma l’adesione allo sciopero è del 100% e centinaia di lavoratori e lavoratrici presenti ai presidi davanti ai cancelli delle aziende.

Stessa cosa si è verificata in tutta la Regione, alla Unibon e alla Unigrana di Modena, alla Newlat, alla Veroni e alla Progeo Cooperativa di Reggio Emilia, a Conserve Italia Barbiano e Fruttagel Cooperativa di Ravenna, alla Manifattura Tabacchi, alla Segafredo e alla Granarolo di Bologna, alla Barilla e all’Italia Zuccheri di Ferrara, alla G.I.M.A di Cesena, allo Sfir di Forlì, alla Teapak di Imola, alla Raggio di Sole di Piacenza e alla Granarolo di Rimini.
Adesioni altissime si sono registrate in interi comparti come le Conserve Vegetali di Parma, tutto il settore Saccarifero che proprio in questi giorni si apprestava a far partire la campagna di lavorazione stagionale.


Quella di oggi è una risposta forte, preannunciata dal largo consenso emerso nelle centinaia di assemblee che hanno preceduto le iniziative di lotta, alle posizioni provocatorie di Federalimentare in riferimento alla proposta economica di 63 Euro a fronte di una richiesta in piattaforma di 106 Euro.

I lavoratori e le lavoratrici alimentaristi auspicano che con la forte mobilitazione di oggi si possano riaprire le trattative per raggiungere in tempi brevi e con risultati positivi il Rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro scaduto il 31 maggio 2005.

Ulteriori posizioni intransigenti di chiusura da parte di Federalimentare manterranno in essere lo stato di agitazione e le mobilitazioni del settore.

















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