Più controlli sull’autotrasporto per combattere il fenomeno dell’abusivismo. E’ l’impegno che si assume la Provincia di Modena in risposta all’appello lanciato da associazioni di categoria e dei sindacati contro il dilagare di imprese ‘spurie’ che praticano tariffe fuori mercato, sfruttando manodopera straniera sottopagata e il lavoro nero.
Per questo sarà istituito un Osservatorio sull’autotrasporto che avrà il compito, tra gli altri, di monitorare costantemente il corretto andamento del settore.
La decisione scaturisce da una serie di incontri promossi in queste ultime settimane dalla Provincia con le associazioni di categoria Lapam, Cna, Fai/Assotrasporti, Agci, Confcooperative, Legacoop e i sindacati Cgil, Cisl e Uil per far fronte vallo stato di forte disagio che sta vivendo il settore.
“L’autotrasporto – afferma Egidio Pagani, assessore provinciale Viabilità e trasporti – sta subendo una crisi profonda, innescata dal cattivo andamento dell’economia. In questa situazione stanno prendendo sempre più piede imprese abusive o che agiscono in regime di concorrenza sleale praticando tariffe al di sotto del puro costo, tramite lo sfruttamento sfruttando del lavoro nero. In questo modo – aggiunge Pagani – a rimetterci sono le aziende regolarmente iscritte all’albo che operano nel rispetto della legge. Occorre intensificare i controlli per combattere questo fenomeno, anche perché le leggi ci sono e vanno fatte rispettare”.
L’attività di vigilanza sarà effettuata coinvolgendo tutte gli enti e le autorità competenti. Il primo compito dell’Osservatorio sarà quello di garantire un maggiore rispetto delle tariffe i cui minimi e massimi sono stabiliti per legge e che devono essere esposte, pena pesanti sanzioni, negli uffici delle aziende e in quelli della Motorizzazione civile.
La Provincia, inoltre, si impegna ad avviare un nuovo sistema di regole e sanzioni valide su tutto il territorio provinciale in caso di mancato rispetto delle leggi. Su questo tema è già avviato da tempo un tavolo a livello regionale per predisporre un regolamento comune, in particolare sulla disciplina delle sanzioni.
