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AUSL Reggio Emilia: alcune raccomandazioni per il contenimento dell’influenza aviaria

gallinaIn seguito al focolaio di influenza aviaria che si è verificato in un allevamento di galline ovaiole di un comune del ferrarese, la Direzione dell’Azienda USL, recependo l’ordinanza regionale per il contenimento dell’influenza aviaria informa che il Servizio Veterinario del Dipartimento di Sanità Pubblica ha attivato tutti controlli straordinari, previsti dal piano regionale, negli allevamenti di specie di volatili sensibili al virus, destinati alla macellazione e al consumo umano.

L’Azienda USL intende sottolineare che è essenziale, come principio generale di tutela della salute dei cittadini, che l’acquisto degli animali vivi o dei prodotti derivati – carni, insaccati, latte, uova, miele, ecc.– avvenga mediante canali ufficiali autorizzati.

In Provincia esistono oltre 4500 allevamenti di tutte le specie animali e oltre 1500 sono le ditte autorizzate alla produzione di mangimi per l’alimentazione degli animali, alla macellazione, al sezionamento delle carni, alla produzione dei prodotti di salumeria, alla preparazione di latte e yogurt, alla caseificazione del latte, alla trasformazione dei formaggi, all’imballaggio delle uova, alla produzione e vendita dei prodotti ittici, alla lavorazione del miele, alla commercializzazione degli alimenti (supermercati e negozi in genere), al trasporto degli animali e degli alimenti.

La commercializzazione di animali, all’esterno degli allevamenti, di fatto, può avvenire esclusivamente in esercizi commerciali o in mercati autorizzati e controllati. In questi luoghi infatti vengono effettuate attività di sorveglianza e sono garantite le operazioni di pulizia e disinfezione, oltre che di trasporto autorizzato per la tutela della salute del consumatore.

Il rispetto di queste raccomandazioni e l’accortezza dei consumatori possono evitare problemi sanitari anche molto seri (infezioni e intossicazioni alimentari).

Gli organismi istituzionali competenti, come sempre, provvederanno a contrastare forme di commercializzazione abusiva, rispetto a cui anche i cittadini dovranno farsi parte attiva.

















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