La UIL di Modena di fronte alla vicenda del termovalorizzatore e ai chiarimenti dati non si sente per nulla rassicurata dalle affermazioni del Sindaco Pighi. Prima di tutto non comprendiamo le ragioni tecniche e politiche che hanno portato il primo cittadino a prendere per buoni parametri al limite della tolleranza in un’area già fortemente interessata da inquinamento per attività industriali, condizioni di traffico e annosi problemi di viabilità. Non potendo certo ovviare per un taglio agli insediamenti industriali, né ai cittadini di recarsi al lavoro, la delibera regionale che stabiliva per il nostro termovalorizzatore il vincolo dello smaltimento dei rifiuti prodotti in provincia, rappresentava un punto di equilibrio, pur sempre discutibile per la salute dei cittadini, ma che col miglioramento della raccolta differenziata e del riciclo delle materie prime avrebbe portato nel tempo benefici e sostenibilità ambientale.
Siamo preoccupati per un asservimento delle nostre istituzioni a volontà precostituite altrove, siano essi soggetti politici più forti o potentati economici. Per quanto riguarda la Provincia, è vero che una Giunta in carica è legittimata fino all’ultimo giorno di assumere decisioni, ma che un ente in via di decadenza sia di mandato sia di ragione sociale (l’abolizione delle Province è sempre più una emergenza e necessità dal punto di vista del contenimento dei costi dell’apparato) possa la vigilia di ferragosto assumere decisioni di così grande rilevanza e impatto ambientale sul comune capoluogo, desta più di un fondato sospetto.
Come sindacato siamo disponibili a confrontarci e avere chiarimenti. Non strumentalizziamo certo la salute dei cittadini, ma non caleremo mai l’attenzione su decisioni contradditorie e sbagliate.
(Luigi Tollari, Segretario Generale UIL Modena)
