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Giovedì a Modena presentazione del libro sull’immigrazione “Le storie di unsolomondo”

Seconda presentazione modenese giovedì 29 agosto di “Le storie di unsolomondo” (Ediesse) il libro di Sara Faieta su storie di immigrazione nel nostro paese, realizzato in collaborazione con il Centro Lavoratori Stranieri della Cgil di Modena. La presentazione si tiene al Millybar presso il Parco Ferrari giovedì sera alle ore 20.30. L’iniziaitva è in collaborazione con la Circoscrizione 4 e il Comune di Modena, nell’ambito delle iniziative “Happy & Slow. Estate al Parco Ferrari”.

L’autrice Sara Faieta dialogherà con Maria Chiara Quaglia.

Interverranno Ciro Spagnulo del Centro Lavoratori Stranieri della Cgil di Modena, responsabile della rivista unsolomondo, e Mohcine El Arrag del sindacato FP/Cgil di Modena e collaboratore della rivista.

Nel corso della serata Filomena De Martino leggerà alcuni racconti.

“Le storie di unsolomondo“ è una raccolta di racconti su immigrati in Italia e non solo. In parte raccoglie le storie pubblicate sul quindicinale unsolomondo del Centro Lavoratori Stranieri Cgil di Modena.

L’opera nasce dall’esigenza di dare una voce e un volto all’ «altro », allo straniero, per colmare la distanza tra le persone favorendo l’incontro, poiché il pregiudizio e la paura spesso nascono dalla scarsa conoscenza di realtà considerate troppo lontane dalle nostre. I racconti inducono ad una riflessione sul concetto di alterità soprattutto per alcuni esiti inattesi: scoprendo l’esistenza delle paure dell’altro nei nostri confronti la prospettiva può cambiare e allora l’ «altro» non è più lo straniero ma siamo noi.

“Mentre lo ascolto mi rendo conto che dalla prospettiva di Amjad, dal basso di un cespuglio o dal cartone sull’asfalto della strada, l’altro, lo straniero, lo sconosciuto, ero io e mentre mi racconta le sue paure realizzo che siamo così concentrati sulle nostre riserve verso l’altro, dall’uomo a terra al viandante, fino al dormiente sotto un albero, da ignorare le paure degli altri, le loro, nei nostri confronti, identiche, in tutto e per tutto, per tipologia ed intensità alle nostre” (dal racconto Frollino).

 

















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