«I risultati dei controlli effettuati dalla Guardia di Finanza confermano che la diffusione del lavoro nero e/o irregolare ha raggiunto dimensioni patologiche anche nella nostra provincia». Lo dichiara Pasquale Coscia, responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl, commentando i dati sull’attività svolta dalle Fiamme Gialle nei primi sette mesi di quest’anno. «Al di là dei numeri, che indicano un fenomeno in continuo aumento, – afferma Coscia – ciò che preoccupa è un certo clima culturale che porta a comprendere, se non addirittura a giustificare, gli imprenditori che ricorrono al lavoro nero e irregolare. Stiamo perdendo il valore del lavoro tutelato e retribuito, rispettoso delle norme e contratti, quel valore condiviso che ha fatto la fortuna del nostro territorio». Per il sindacalista Cisl è importante dimostrare alle imprese e ai lavoratori che lo Stato non tollera la violazione delle regole e usa i suoi strumenti per farle rispettare, soprattutto in questo periodo di grave crisi economica. «I lavoratori irregolari, italiani o stranieri che siano, sono le prime vittime del fenomeno e vanno, perciò, – continua Coscia – tutelati in ogni sede per aiutarli a uscire da situazioni che non di rado mascherano ricatto e sfruttamento. Quanto alle imprese scorrette, oltre alle sanzioni, che dovrebbero essere particolarmente severe per i recidivi, devono sapere che la concorrenza sleale non è tollerata né dalla comunità economica né dalla società nel suo complesso», conclude il responsabile delle politiche del lavoro per la segreteria provinciale della Cisl.
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