Se si pensa al prototipo del ‘duro’ nel romanzo poliziesco è inevitabile fare riferimento a Philip Marlowe, il personaggio nato dalla penna del grande giallista Raymond Chandler (1888-1959). Allo scrittore americano è dedicato il secondo appuntamento della rassegna ‘Pagine scelte – Righe tinte di giallo‘, in programma alle 21 nel cortile della Rocca di Montefiorino dove, il poeta Eugenio Allegri, leggerà “La matita” di Raymond Chandler.
Nato a Boston ma vissuto a lungo in Inghilterra, Chandler cominciò solo a 45 anni d’età la carriera di scrittore collaborando a tempo pieno con la rivista “Black Mask Magazine”, una rivista “pulp” di detective stories. Era stato costretto dal fatto di avere perso il lavoro nel 1933: era stato licenziato per ubriachezza e assenteismo. Il detective Marlowe comparve nel quarto romanzo, “Killer in the rain”: cinico, profondamente onesto, una sorta di cavaliere dei tempi moderni. Appare in nove romanzi ma il migliore (e certamente il più famoso, anche grazie alla trasposizione cinematografica del con Humphrey Bogart) è sicuramente “The Big Sleep” del 1939, considerato una delle pietre miliari della letteratura hard-boiled americana. Per Chandler il realismo, nel romanzo poliziesco, deve assolutamente rimanere prioritario, anche al di là della soluzione dell’intreccio enigmatico che potrebbe, al limite, pure mancare.
A leggere in piazza il racconto “La matita” sarà Eugenio Allegri, attore torinese che ha lavorato nei principali teatri italiani. Ha all’attivo grandi successi, come il monologo teatrale “Novecento” scritto per lui e per il regista Gabriele Vacis da Alessandro Baricco. Nel 2004 recita in “A/R Andata Ritorno” del giovane regista Marco Ponti e interpreta la parte del commissario nella fiction televisiva “Le stagioni del cuore”.