Nel primo pomeriggio di ieri, la Centrale Operativa della Polizia di Stato ha ricevuto la segnalazione del furto di un computer portatile perpetrato in un negozio di materiale informatico sito in piazzale Marconi a Reggio Emilia. Il personale delle Volanti della Polizia di Stato giungeva pochi minuti dopo sul posto e dopo un primo sopralluogo, valutata l’ottima qualità delle immagini registrate dal sistema di videosorveglianza dell’esercizio commerciale, decideva di attuare una innovativa e tecnologica tecnica di ricerca.
Gli operatori, infatti, dopo aver ripreso direttamente dal video quanto registrato, lo condividevano con tutti i poliziotti in servizio in Centrale Operativa ed in pattuglia, avvalendosi di un software per chat/condivisione comunemente utilizzato dai possessori dei “telefonini smart”. Così, registrazioni alla mano, partiva la “caccia all’uomo”.
Mentre i pattuglianti battevano le strade vicine all’esercizio commerciale, l’operatore della Centrale Operativa monitorava le telecamere che vigilano su alcune zone di questo centro cittadino.
L’intuizione tecnologica dava i suoi frutti; infatti, ad appena tre quarti d’ora dal reato, l’operatore in Sala Operativa individuava nel sottopasso della Stazione due individui perfettamente corrispondenti ai protagonisti del video in rete. Veniva immediatamente allertato il personale del Posto di Polizia Ferroviaria, il quale bloccava i ladri.
I malfattori trovati in possesso di un pc portatile (corrispondente a quello rubato) in un primo momento protestavano, asserendo di esserne i regolari possessori, ma poi, posti di fronte all’evidenza delle immagini della loro impresa non potevano che ammettere il misfatto.
Gli autori del furto R.B. e D.K., due cittadini ghanesi, entrambi minorenni, sono stati denunciati a piede libero per furto aggravato, la refurtiva è stata restituita ai legittimi proprietari.