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Nuovo anno scolastico al via anche in provincia di Modena: 30mila alle superiori. Si lavora sulle sedi

scuola-inizioSono 30 mila 300 i ragazzi che da lunedì 16 settembre siederanno tra i banchi delle scuole superiori modenesi per iniziare il nuovo anno scolastico, 555 in più rispetto allo scorso. Sono 7.647 gli iscritti in prima con un orientamento tra i diversi indirizzi, liceo, tecnico e professionale, che rimane sostanzialmente stabile con alcuni elementi significativi: la crescita costante dell’istituto alberghiero Spallanzani di Castelfranco, al terzo anno di attività, che guadagna 127 studenti e tre classi, e quella del Levi di Vignola, 98 studenti in più, dove da quest’anno è attivo il nuovo indirizzo di liceo scientifico “Scienze applicate” che sarà inaugurato proprio il primo giorno di scuola. Da rilevare anche la tenuta delle iscrizioni negli istituti di Finale e Mirandola che anzi, complessivamente, hanno guadagnato quattro classi rispetto allo scorso anno. «Sono dati – commenta l’assessore provinciale all’Istruzione Francesco Ori – che testimoniano l’efficacia della programmazione provinciale dell’offerta formativa e dell’orientamento con scelte che non risentono delle mode. Tengono bene anche i tecnici e i professionali dove rileviamo un calo della dispersione scolastica nonostante la crisi». L’anno scolastico 2013/2014 inizia bene anche secondo la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Silvia Menabue perché «si parte con tutti i docenti già al loro posto, compresi tutti gli insegnanti di sostegno, compresi i posti in deroga. Grazie al lavoro di squadra di tutti, siamo riusciti ad avere una dotazione di posti straordinaria con 142 assegnazioni, 49 solo per le scuole del cratere, che ci consentono di coprire tutte le esigenze e soprattutto di aprire 15 nuove sezioni di scuola dell’infanzia. Abbiamo avuto anche una nuova dotazione, 104 posti di personale Ata, e siamo riusciti a stabilizzare 205 docenti precari».

Nell’area del sisma gli studenti riprenderanno le lezioni nei moduli provvisori, mentre procede rispettando sostanzialmente le previsioni il programma di ricostruzione e ripristino degli edifici danneggiati dal terremoto. A Mirandola inizierà alla fine di settembre la demolizione di ampie porzioni dell’istituto Galilei che non è possibile recuperare, e subito dopo sarà pubblicato il bando per la costruzione del nuovo edificio, per un importo complessivo di circa 10 milioni di euro. In via di definizione anche la gara d’appalto per il ripristino del Luosi, mentre sarà completato entro ottobre il progetto esecutivo per la messa in sicurezza e ripristino dell’istituto Calvi-Morandi di Finale Emilia.

È imminente, inoltre, la demolizione della palazzina Bidinelli dell’istituto Fermi a Modena, per la quale è stato predisposto un progetto di ricostruzione che verrà approvato entro ottobre. Sempre a Modena, sta procedendo il progetto di ripristino della sede di via dei Servi del Venturi, gravemente danneggiata dal terremoto e totalmente inagibile.

Si concluderanno entro venerdì 13, infine, cantieri che la Provincia ha aperto durante l’estate per effettuare lavori di ripristino dei danni causati dalle scosse di terremoto del 21 giugno e per la manutenzione straordinaria su diversi edifici delle scuole superiori modenesi, con un investimento complessivo di quasi 700 mila. E altri partiranno nei prossimi mesi, grazie al finanziamento di 1 milione e 166 mila euro assegnato nei giorni scorsi alla Provincia dalla Regione Emilia Romagna, con risorse straordinarie provenienti dal Decreto del Fare, per la messa in sicurezza, ristrutturazione e manutenzione delle scuole del territorio, da quelle di competenza comunale alle superiori. I fondi provenienti dal decreto, per la quota di competenza della Provincia pari a 350 mila euro, saranno utilizzati per completare il consolidamento strutturale del seminterrato dell’istituto Barozzi di Modena.

 

GALILEI, STA PER PARTIRE LA DEMOLIZIONE. PROGETTI E BANDI PRONTI NELL’AREA DEL CRATERE

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Sono già stata appaltati, e cominceranno a giorni, i lavori di demolizione di ampie porzioni della sede dell’Iti Galilei di Mirandola. I lavori, che si concluderanno entro novembre, avranno un costo complessivo di 270 mila euro. Nel frattempo è stato approvato il progetto definitivo per la ricostruzione dell’edificio, che avrà un costo intorno ai 10 milioni di euro, coperti dalla Provincia con il determinante contributo delle Fondazioni bancarie modenesi (Cassa di Risparmio di Modena, Mirandola e Vignola) e del gruppo Barilla. Il progetto esecutivo è in fase di completamento e verrà approvato entro ottobre. Quindi, dopo l’autorizzazione sismica da parte della Regione, si potrà procedere alla gara d’appalto con procedura ad evidenza pubblica. Le scelte strutturali – l’utilizzo di tecnologie alternative a secco, di rapida esecuzione pur con elevata resa qualitativa – sono tali da poter ipotizzare la consegna dell’edificio entro l’inizio dell’anno scolastico 2015/2016.

In fase avanzata anche il progetto di ripristino dell’Iti Luosi di Mirandola: il progetto ha già conseguito l’autorizzazione sismica, ed è in fase di redazione il bando. Si prevede quindi di poter appaltare l’opera entro la fine dell’anno. La durata del cantiere è di circa un anno. Il costo dell’intervento, di oltre 2 milioni di euro, sarà coperto dalla donazione Eni.

E’ stato assegnato lo scorso 29 agosto anche l’appalto integrato di progettazione ed esecuzione dei lavori al polo Calvi-Morandi di Finale. Decorsi i 40 giorni di tempo per la redazione del progetto esecutivo, e una volta acquisita l’autorizzazione antisismica dalla Regione, verranno consegnati i lavori che hanno una durata contrattuale di 6 mesi. La scuola, quindi, salvo imprevisti dovrebbe essere consegnate entro l’avvio del prossimo anno scolastico. Sono in fase di avvio anche i lavori alla casa del custode e magazzino, sempre al polo Calvi/Morandi, per un costo di oltre 460 mila euro. La conclusione è prevista entro dicembre.

 

PALAZZINA FERMI, LA DEMOLIZIONE DAL 23. VENTURI VIA DEI SERVI, IL PROGETTO ESECUTIVO A OTTOBRE

Comincerà il 23 settembre, e si concluderà entro la fine del mese, la demolizione della palazzina Bidinelli dell’istituto Fermi, danneggiata dal terremoto del maggio 2012. Il volume dell’edificio verrà ricostruito come ampliamento della testata dell’edificio storico dell’istituto, con un costo di 1 milione e 400 mila euro. Il progetto preliminare è in fase di approvazione, e si prevede l’ultimazione di quello definitivo entro il mese di ottobre. Una volta completate le procedure per l’autorizzazione sismica si procederà all’appalto con procedura negoziata. Le scelte strutturali sono tali da poter ipotizzare la consegna dell’edificio entro la fine del 2014.

In fase di progettazione anche l’intervento di recupero della sede di via sei Servi del Venturi, gravemente danneggiata dal terremoto e totalmente inagibile. Il progetto definitivo, con un quadro economico di 2 milioni e 650 mila euro, ha già avuto il parere favorevole della soprintendenza ai Beni culturali e si prevede di ultimare il progetto esecutivo entro ottobre. L’intervento, che rientra nel programma regionale di ricostruzione, richiederà almeno un anno di lavori.

 

TRA MANUTENZIONI E SISMA DEL GIUGNO 2013. IN VIA DI COMPLETAMENTO I CANTIERI AVVIATI IN ESTATE

Si sono nella maggior parte dei casi conclusi, e altri verranno completati a breve, i cantieri che la Provincia ha aperto durante l’estate per effettuare lavori di ripristino dei danni causati dalle scosse di terremoto del 21 giugno e per la manutenzione straordinaria su diversi edifici delle scuole superiori modenesi, con un investimento complessivo di quasi 700 mila euro.

All’Iti Corni a Modena, dove era necessario rinforzare murature secondarie nella palazzina A in seguito al terremoto del giugno scorso, i lavori negli ultimi due piani si concluderanno venerdì 13 e la settimana successiva il piano rialzato che ospita i laboratori. Sempre al Corni è completato il rifacimento del cornicione. Lavori conclusi anche all’Iti Ipsia Corni dove sono stati messi in sicurezza alcuni solai.

Cantiere chiuso anche al polo Corni-Selmi in via Leonardo da Vinci, dove è stata risistemata la pavimentazione della palestra, così come al liceo scientifico Wiligelmo, dove sono state risanate le murature del piano terra e adeguati gli spazi che ospiteranno alcune classi del Fermi. Un altro cantiere, sempre al Wiligelmo – per la realizzazione di un cappotto isolante in sostituzione del rivestimento esterno, per un costo complessivo 100 mila euro – si concluderà nel mese di ottobre. Chiusura entro settembre anche per il cantiere al Liceo Tassoni, dove si sta lavorando al risanamento della muratura di recinzione, al rifacimento di marciapiedi nel cortile interno e alla sostituzione della pavimentazione delle piste di atletica.

Due i cantieri alla sede del Venturi in via belle Arti, per la riparazione delle lesioni a seguito del sisma del 21 giugno scorso, iniziati in ritardo in attesa della messa in sicurezza della sfera metallica sul campanile di san Domenico ad opera della Curia. I lavori di riparazione delle lesioni e messa in sicurezza dell’arco dell’esedra sono finiti, mentre dalla prossima settimana si darà inizio all’altro cantiere per la messa in sicurezza delle vetrate, intervento compatibile con l’attività scolastica in quanto prevede l’applicazione di pellicole di sicurezza alle vetrate dell’edificio.

Al Fanti di Carpi l’intervento di rimozione dell’amianto è concluso ed è in corso il rifacimento della copertura. I lavori termineranno a metà ottobre, con un costo complessivo di 170 mila euro. Sempre a Carpi, al Vallauri, inizieranno il 18 settembre, e si concluderanno entro ottobre, i lavori per la realizzazione del bagno disabili per disabili.

 

















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