L’Esecutivo Pd di Nonantola interviene sulle politiche di gestione dei rifiuti: “In merito al passaggio di classificazione dell’inceneritore a termovalorizzatore – si legge nella nota – la cosa importante è che sia garantita la chiusura delle discariche e la concomitante riduzione dell’utilizzo di questi impianti in tutto il territorio regionale. Inoltre – prosegue – vogliamo esprimere soddisfazione per l’approvazione unanime in Consiglio Comunale dell’ordine del giorno presentato dalla maggioranza di Centrosinistra anche con il contributo della lista civica “AmoNonantola”. Ecco la dichiarazione del Pd nonantolano:
«Sosteniamo con convinzione la presa di posizione di tutto il Consiglio Comunale, invitando anche noi la Provincia a prendere atto che questo tema è talmente delicato e complesso, che ogni qualvolta lo si affronta, anche se per atti amministravi dovuti per legge, è necessario garantire precedentemente un percorso di coinvolgimento di tutti i livelli amministrativi, politici e con i cittadini. Questo per non alimentare facili strumentalizzazioni e le legittime preoccupazioni della popolazione. In particolare, dato che in questo passaggio non si è verificato, auspichiamo che in futuro il Comune di Nonantola sia sempre coinvolto così come avvenuto dal 2008 ad oggi. Nel merito, l’impianto ha cambiato classificazione perché ha migliorato il suo efficientamento energetico, cosa positiva, e quindi ricordiamo ad Hera che l’impegno in questa direzione non si esaurisce con questo passaggio, ma deve essere costante nel tempo. Detto ciò, la cosa importante è che vengano garantiti gli obiettivi confermati recentemente dal presidente Errani, ovvero produrre meno rifiuti, aumentare la raccolta differenziata, conferire nei termovalorizzatori solo il residuo per recuperare energia, con l’obiettivo di portare sempre meno rifiuti nelle discariche in funzione della loro chiusura. Ciò significa che al raggiungimento di questo obiettivo (a Modena si è passati da 9 discariche a 4) inizierà la conseguente riduzione del conferimento dei rifiuti nei termovalorizzatori solo se questi non avranno la possibilità di reperirne altrove. Per questo motivo, dato che la legge consente ai termovalorizzatori di reperire rifiuti anche da fuori Provincia, è necessario che al cambiamento di classificazione dell’impianto modenese avvenuto nelle ultime settimane vi sia un conseguente vincolo territoriale che garantisca gli obiettivi suddetti. La richiesta che tutto il Consiglio Comunale fa alla Regione è infatti di inserire questo paletto in sede di costruzione del futuro Piano di gestione dei rifiuti regionale, in modo da garantirne la progressiva riduzione dell’utilizzo a seguito della chiusura delle discariche. Con il voto in Consiglio, inoltre, si chiede alla Regione che nel percorso che avverrà nei prossimi mesi venga abbassato il tetto autorizzativo dell’impianto (240mila t) alla portata massima che oggi ha mantenuto (180mila t), a seguito della rinuncia al suo ampliamento confermata recentemente dal gestore Hera. Infine facciamo due inviti all’Amministrazione Comunale. Prima di tutto, come del resto sta facendo, a tenere sempre aggiornato l’Osservatorio Ambientale nonantolano. In secondo luogo a confermare l’iniziativa pubblica autunnale per fare il punto sui primi 5 mesi del “porta a porta”, che già oggi ha aumentato la raccolta differenziata dal 65% al 74%, e per condividere con i cittadini le istanze da portare al confronto con le altre Istituzioni nel percorso di costruzione del Piano di gestione dei rifiuti regionale».