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No della Provincia all’utilizzo di ogm in agricoltura

Sugli ogm si deve continuare a rispettare il “principio di precauzione”, definito dall’Unione europea nel 1999, secondo il quale bisogna agire con molta cautela nello sperimentare le modifiche genetiche sugli alimenti. E’ questa la posizione del Consiglio provinciale di Modena sull’impiego di organismi geneticamente modificati.

“Finché non sarà possibile conoscerne i reali rischi – spiega il documento approvato nei giorni scorsi da tutti i gruppi, esclusa Forza Italia che ha votato contro – e stabilire un’esatta relazione fra causa ed effetto, si deve vietare l’impiego in agricoltura di tali organismi”.

Scopo del documento, presentato da uno schieramento trasversale composto da An, Udc, Verdi e Rifondazione comunista, è quello di sollecitare il pieno rispetto della legge regionale del novembre 2004 che “dispone il divieto di coltivazione di specie vegetali e di allevare animali geneticamente modificati fino alla definizione del nuovo Piano regionale che dovrà indicare le condizioni di coesistenza tra agricoltura convenzionale, biologica e geneticamente modificata”.

Per la Provincia, quindi, occorre controllare che l’attività di sperimentazione sia eseguita con le dovute cautele per non mettere a rischio altre colture, tutelare i consumatori invitando anche le aziende fornitrici di pasti nelle mese aziendali e scolastiche a dichiarare formalmente il non utilizzo di alimenti contenenti ogm. Come hanno fatto rilevare i promotori del documento, infatti, “non è ancora ben chiaro cosa comporti l’uso di ogm. Si rischia quindi di mettere a rischio le nostre colture di qualità e l’intero ecosistema”.

Sempre secondo il Consiglio gli alimenti geneticamente modificati potrebbero danneggiare la specificità dei prodotti tipici e la loro identità storica. Si andrebbe verso una crescente uniformità genetica delle colture e una pericolosa dipendenza nei confronti dei pochi detentori di brevetti, magari stranieri, e rendendo sempre più fragile il nostro sistema produttivo.

Il voto contrario di Forza Italia è stato spiegato da Dante Mazzi affermando che “il principio di precauzione viene usato solo quando fa comodo. Con l’inceneritore per esempio non è stato applicato. C’è troppa ideologia quando si parla di ogm”.

















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