L’Alzheimer è una particolare forma di demenza che, ogni anno, in provincia di Modena viene diagnosticata a circa 1.300 persone. Una malattia spesso invalidante che coinvolge il paziente e i suoi familiari. Sabato 21 settembre, anche nella nostra provincia, in occasione della “Giornata Mondiale dell’Alzheimer” – giunta alla sua ventesima edizione – sono in programma diverse iniziative di sensibilizzazione.
Da oggi, venerdì 20 settembre, grazie all’impegno dell’associazione G. P. Vecchi – “Pro Senectute et Dementia è stato allestito all’interno del Nuovo Ospedale Civile Sant’Agostino-Estense di Modena un punto informativo dove i passanti possono trovare materiale divulgativo sull’Alzheimer. Sabato 21 settembre alcuni volontari dell’associazione parteciperanno, inoltre, alla festa “Oltre agli Anni” organizzata dal Comune di Modena in Piazza Matteotti a partire dalle ore 10.30. Sempre il 21 settembre, alle ore 9.30, presso l’Auditorium di Confindustria Ceramica a Sassuolo, un convegno organizzato dall’associazione Sostegno Demenze, racconterà la storia, spesso silenziosa, dei cosiddetti “Care-giver” ovvero le persone (familiari e amici) che si prendono cura dei pazienti colpiti da demenza nelle loro attività quotidiane. A Mirandola la sezione cittadina dell’associazione Sostegno Demenze e Alzheimer sarà presente in ospedale e al mercato settimanale con materiale divulgativo.
In provincia l’1,5% della popolazione sopra i 65 anni è colpita da demenza
L’incidenza annuale di nuovi casi di demenza, in provincia di Modena, è pari all’1,5% della popolazione con più di 65 anni. Nel 2012 i dieci Centri per i Disturbi Cognitivi dell’Azienda Usl hanno seguito complessivamente 15mila pazienti con demenza. Nel 60% dei casi si tratta di persone a cui è stato diagnosticato l’Alzheimer. Su 4.165 prime visite effettuate l’anno scorso, nel 54% dei casi è stata diagnosticata con certezza una forma di demenza. I “follow-up” (ovvero le visite di controllo e monitoraggio per pazienti già seguiti) sono state invece 11mila.
A livello provinciale, su una popolazione ultrasessantacinquenne di 148mila persone, nel 2012 i nuovi casi di demenza hanno interessato più di duemila persone. Tra queste, circa mille e trecento rappresentano casi di Alzheimer.
“Dati sostanzialmente in linea con quelli europei” sostiene il responsabile del ‘Progetto Demenze’ del Dipartimento di Cure Primarie di Modena Andrea Fabbo, che spiega come gli appuntamenti di questi giorni siano “un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica, i media e le Istituzioni locali sul problema della demenza e fornire indicazioni alle persone per poter affrontare la malattia migliorando la qualità della vita del malato e della sua famiglia”.
L’Azienda Usl di Modena, fin dall’attivazione del Progetto Regionale Demenze nel 1999, è sempre stata in prima linea insieme alla rete socio-assistenziale del territorio e al volontariato nella gestione dei pazienti con demenza. Un’attenzione, quella posta dall’azienda sanitaria nella presa in carico integrata dei pazienti affetti da demenza, che viene confermata dai numeri.
Ad oggi, infatti, sul territorio provinciale sono attivi più di 4mila progetti assistenziali che interessano persone con demenza (soprattutto anziani). L’assistenza domiciliare, nel triennio 2010-2012, è cresciuta in modo costante e la demenza è diventata la seconda patologia più frequente (dopo le cardiopatie) per la quale sia richiesto questo tipo di intervento. I progetti di assistenza domiciliare rivolti a persone con diagnosi di demenza in provincia di Modena nel 2012 sono stati 2.358 (1.995 nel 2011).
I fattori di rischio legati all’insorgere della demenza
Il maggior fattore di rischio associato all’insorgenza di demenza è l’età avanzata del paziente. L’Italia è uno dei paesi con la più alta percentuale di anziani (con una speranza di vita di 79 anni per gli uomini e 84 per le donne). In Europa annualmente si registra un incremento dall’1,6 % della popolazione nella classe di età 65-69 anni considerata “a rischio demenza”. In particolare l’Alzheimer, che è una delle forme più frequente di demenza, rappresenta circa il 54% delle diagnosi. Sono quindi sempre di più le famiglie modenesi coinvolte nella gestione di questo tipo di malattie che richiedono l’attivazione di una rete qualificata di servizi sanitari e socio-assistenziali. È infatti importante ricordare che le demenze rappresentano una delle maggiori cause di disabilità.