Domenica 29 settembre 2013 la Società Operaia di Mutuo Soccorso di Modena festeggerà 150 anni. L’importante compleanno, il terzo giubileo della Società, che gode oggi di ottima salute e conta 450 soci, sarà festeggiato domenica prossima al Teatro San Carlo, in via San Carlo, alle 10,30, dove, dopo il saluto del Presidente Enzo Crotti, si terrà la conferenza “La Società Operaia di Mutuo Soccorso nella vita culturale e sociale di Modena”. Ad illustrare storia, vicende e prospettive future della Soms di Modena saranno tre relatori: il prof Massimo Iasonni, ordinario di Diritto ecclesiastico alla Facoltà di Giurisprudenza dell’Ateneo di Modena e Reggio Emilia che parlerà di “Mutualità: un impegno per la Soms”; poi prenderà la parola il Prof Giorgio Montecchi, Presidente dell’Istituto per la Storia del Risorgimento – Comitato di Modena, docente di Biblioteconomia all’Università Statale di Milano, con la relazione “La Soms nella vita sociale ed economica di Modena” e infine “Arte modenese nei dipinti della Soms” a cura della Dott.ssa Graziella Martinelli Braglia, socia dell’Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Modena. Seguirà poi il pranzo sociale Da Vinicio.
La SOMS celebra un secolo e mezzo di previdenza e di solidarietà laica e mutualistica, d’ispirazione liberale elmazziniana, vissuti al servizio della città e dei modenesi. Un prolifico sodalizio trait d’union tra operai artigiani e borghesi improntato ai principi della sussidiarietà e della reciproca assistenza la cui storia si intreccia con le principali vicende della Modena post unitaria all’indomani del 1861, dopo la proclamazione dello Stato unitario e il conseguimento dell’Unità nazionale. Prenderanno parte alle celebrazioni ed al pranzo, oltre ai Soci della SOMS di Modena, molte delegazioni di altre SOMS provenienti da tutta Italia ed una proveniente dagli Stati Uniti.
L’importante ricorrenza (150 anni si compiono una volta sola) si pone sulla scia delle celebrazioni per il 150° anniversario dell’Unità d’Italia, così il pranzo sociale che si terrà dopo la conferenza al teatro S. Carlo avrà una marcata connotazione patriottica infatti si aprirà sulle note dell’Inno di Mameli e l’ingresso nella sala della pallavolista Lucia Pampari che gioca nell’Anderlini che sventolerà una bandiera tricolore. Nella parte finale della cerimonia saranno assegnate borse di studio a quaranta studenti soci o figli di soci con la media del sette, secondo una consuetudine ormai consolidata negli anni, inoltre riceveranno una targa commemorativa 7 modenesi associati alla società da ben 50 anni. Giovani soci e soci “benemeriti”: il futuro ed il passato uniti assieme in nome della solidarietà. Un’eccellente occasione per dare il benvenuto a nuovi giovani e favorire il ricambio generazionale dando un riconoscimento ai soci “più fidelizzati” come si direbbe oggi, “i veterani” del prestigioso sodalizio che fa parte dell’Unione Società Centenarie.
Cenni di storia
Le società operaie, pur essendo già presenti nel Piemonte sabaudo dal 1848, sorsero in epoca post unitaria in tutta Italia in applicazione dei principi di libera associazione previsti dallo Statuto Albertino e vietati dalla legislazione in vigore in tutti gli stati preunitari. Oltre al mutuo soccorso che consisteva in sussidi d’infermità, prestiti e contributi per la vecchiaia, la Società Operaia di Modena, fin dai primi mesi della fondazione, avvenuta nel settembre 1863, sotto la guida del primo Presidente, uno dei protagonisti del Risorgimento modenese, il Conte Camillo Guidelli (già maggiore della Guardia Nazionale) ha promosso l’istruzione e l’alfabetizzazione dei cittadini, istituendo lezioni serali e domenicali per operai analfabeti o semianalfabeti impegnati durante il giorno a lavorare. Fu creato a tale scopo anche un gabinetto di lettura e una biblioteca popolare. Poi, via via la Banca Popolare, progenitrice dell’attuale Banca Popolare dell’Emilia Romagna, la Società del Sandrone, il Patronato dei Figli del Popolo e l’Istituto Alimentare per la vendita del pane e dei generi alimentari di prima necessità al popolo. Anche il Teatro Storchi nacque per iniziativa di Gaetano Storchi, benefattore e socio onorario della SOMS. Sembra quasi che le vicende e i protagonisti legati al sodalizio coincidano quasi fino a sovrapporsi con la storia della Modena post unitaria. In seno alla SOMS si costituì anche una compagnia drammatica teatrale, composta dagli stessi soci che recitavano gratuitamente commedie in italiano o in dialetto composte da rinomati autori e letterati come i modenesi Paolo Ferrari ed Emilio Roncaglia.
Si può parlare a buon proposito di 150 anni spesi bene e per il bene della collettività nel nome di un mutualismo filantropico ed assistenziale che ha creato le premesse di una sorta di welfare ante litteram. E ancora oggi, i soci iscritti ricevono sussidi economici in caso di ricovero in ospedale sotto forma di diaria, un contributo finanziario considerevole per le puerpere e per le spese di tumulazione del socio, oltre ad agevolazioni di varia natura. Senza considerare le convenzioni stipulate dalla SOMS che prevedono sconti su acquisti e prestazioni, con poliambulatori, negozi di ottica, ristoranti e alberghi. La SOMS è molto attiva anche sul piano dell’intrattenimento e del tempo libero: nella prestigiosa e storica sede di corso Canalchiaro 46, si svolgono tornei di carte, c’è un gruppo amatoriale di fotografi, vengono svolte conferenze su argomenti culturali e spesso i soci vanno in trasferta in altre città e regioni d’Italia per incontrare SOMS consorelle. I gemellaggi a volte varcano i confini nazionali e raggiungono addirittura l’oltreoceano. Attualmente infatti la Soms di Modena è gemellata con Highwood nell’Illinois, negli Usa, dove c’è una Società Modenese di Mutuo Soccorso costituita da emigrati ormai statunitensi a tutti gli effetti da due generazioni.
(Il presidente Enzo Crotti)
