I malati aumentano tutti gli anni a Sassuolo, pertanto i servizi pensati per un territorio che poteva contare su una forte vocazione assistenziale, devono essere riconsiderati alla luce dei nuovi e crescenti bisogni delle persone, malate, anziane, disabili, legati alla solitudine ed alla perdita dell’autosufficienza.
Bisogna pertanto risolvere il problema della qualità dei ricoveri e delle mancate risposte alle liste d’attesa delle strutture sanitarie, che dipendono principalmente forse da scelte politiche sbagliate, cosi’ da aiutare le persone malate e le famiglie impegnate nei compiti di cura.
Il percorso da seguire è quello di abbandonare un vecchio modello assistenziale-clientelare, che non è più in grado di assicurare risposte alle tante contraddizioni sociali della nostra città e che costituisce un freno allo sviluppo.
Il sistema sanitario-assistenziale è probabilmente la gallina dalle uova d’oro dell’apparato della politica. Gli “Affari” che girano intorno all’assistenza è veramente enorme e così forse la politica, ci ha messo forse su saldamente le mani e da anni probabilmente riversa nei posti di vertici manager e quadri tesserati che forse ubbidiscono ciecamente agli ordini che provengono dalle segreterie.
Chiediamo dunque innanzitutto di eliminare le eventuali e probabili figure di direttore generale e direttore amministrativo di nomina “assessoriale-politica”. E’ forse in queste nomine che la politica raggiunge forse il suo punto più basso di degrado amministrativo: gli uomini scelti sono a volte il frutto di frenetiche trattative di spartizione e l’unico requisito che viene forse loro richiesto è l’ubbidienza assoluta ai referenti politici che continuano probabilmente ad imporre assunzioni, ditte fornitrici, strategie di spesa.
Le Istituzioni cosi’ potrebbero intervenire con adeguati e necessari interventi per una riduzione del costo troppo elevato delle rette dei ricoveri, ma soprattutto intervenire con contributi per chi non può pagare l’intera retta (e/o visita medica e/o analisi) e dare la possibilità a tutti i richiedenti di utilizzare questa assistenza pubblica.
(Ivano Piccinini, Presidente Associazione Culturale Conto Anch’io a Sassuolo)