“Il momento difficile economicamente – afferma Luca Ghelfi, consigliere provinciale del Pdl – ha portato ultimamente un aumento dei reati predatori a carico delle abitazioni dei cittadini. Al punto che oggi vediamo come in via Medaglie D’oro c’è chi si trova costretto a rivolgersi alla vigilanza privata. Il genere di reato più difficile da impedire da parte delle forze dell’ordine, che pure stanno facendo quanto possono, anche loro in difficoltà sul fronte delle risorse. Ma purtroppo in questi anni si è spesso fatta ideologia su un problema reale: prima attribuendo alla percezione un problema reale, quello dell’aumento della delinquenza, poi irridendo soluzioni come quelle dei volontari per la sicurezza, le cosiddette “ronde”, affermando come sempre, che erano ben altri i problemi, o sottovalutando la soluzione del vigile di quartiere, rimasto questo sconosciuto.
Come sempre in questi anni non si è affrontato il problema quando si è presentato, ma questa amministrazione ha guardato alla questione con gli occhi dell’ideologia: presidiare il territorio è un deterrente. Aumentare la videosorveglianza, pure. Avere un centro storico trafficato, anche. Non solo nelle prime vie attorno a piazza Grande. Qui si tratta di scelte politiche, e non amministrative: cosa è importante e cosa no per i cittadini. Ora che le risorse mancano, è difficile fare anche una scelta amministrativa. Ma quando i primi segnali di quanto stava accadendo erano chiari a tutti, si è scelto, ripeto, politicamente, di investire su altro. Scaricando, come in questo caso, i costi sociali, sui privati cittadini. Ronde, videosorveglianza, vigile di quartiere avrebbero risolto tutto? Forse no. Ma non provarci neppure, certamente ha portato all’oggi che vediamo”.