Il modo e la procedura di riaprire il Temple da parte dell’Amministrazione di Sassuolo , ci lascia esterrefatti e il clima di polemiche nei confronti dei cittadini residenti sta forse confermando/generando la sfiducia nei confronti delle Istituzione.
La campagna elettorale di qualche illustre politico su facebook sta probabilmente inasprendo gli animi cerando reazioni lontane da ogni educazione e rispetto della persona impegnata nel sociale.
Quanto riportato sul comunicato del “Comitato del Parco” in merito alla “Casa del Parco” è legittimo e condivisibile.
Noi come gruppo civico abbiamo più volte sottolineato che la gestione dell’
immobile denominato “Casa del Parco e/o Temple Bar” deve favorire/indirizzarsi solo su iniziative culturali e non principalmente commerciali come è stato fatto probabilmente nella precedente gestione, con il rispetto delle regole del “quieto vivere” del territorio residente.
Il tema delle promesse fatte durante gli incontri con i residenti da parte dell’Amministrazione, è forse il gioco macabro delle apparenze, delle illusioni e fantasie. La realtà ha forse i colori sbiaditi ed ha qualcosa che non vorremmo vedere nei prossimi giorni.
Crediamo che ci sia il rischio di “rivedere” prossimamente, la probabile Associazione Culturale (roumors di piazza ipotizzano “PANDORA”) con all’interno forse parenti/amici stretti della maggioranza con gli stessi “intenti dei predecessori”.
Questa storia di dare immobili pubblici a titolo gratuito a soggetti che svolgono anche attività commerciali dovrebbe finire, come dovrebbe finire la politica delle futili polemiche e iniziare la “vera” politica del fare la “volontà” dei cittadini (residenti!).
Probabilmente è il solito copione che si ripete e la tragedia in atto è emblematica, sta venendo fuori ancora una volta probabilmente il solito lercio del mondo politico , quando forse si vuole screditare, eliminare, chi tende a rimboccarsi le maniche per il “quieto vivere” del proprio quartiere.
Dietro al “NO” alle richieste avanzate/formulate dal Comitato il Parco vi è forse un clamoroso fallimento della politica.
(Ivano Piccinini, Gandini Andrea e Mauro Guandalini – Conto Anch’io a Sassuolo)
