Si intitola “Perché il metodo Montessori a Modena?” la conferenza pubblica in programma sabato 28 settembre alle 9 al Multicentro educativo Memo in via Jacopo Barozzi 172. Aperta a insegnanti e genitori, l’iniziativa prevede l’intervento dell’assessore all’Istruzione del Comune di Modena Adriana Querzè sulle ragioni e il significato della sperimentazione del metodo Montessori. Paolo Ferrari, coordinatore pedagogico della Domus, parlerà dell’applicazione di questo approccio nella scuola dell’infanzia. Tra i relatori ci saranno anche Elena Bosi dell’associazione Scuola amica dei bambini e gli insegnanti della scuola primaria “Colonnello Lugli” di S. Croce di Carpi che nel passato hanno scolastico hanno sperimentato alcuni elementi del metodo montessoriano nell’impostazione didattica e pedagogica. Coordina il dibattito il dirigente scolastico Renato Luisi, presidente della Rete delle istituzioni scolastiche autonome della Provincia di Modena. “Si sta valutando la possibilità di attuare il metodo Montessori, o introdurne alcuni elementi, e c’è stata una manifestazione di interesse da parte di una scuola del terzo circolo didattico”, spiega l’assessore Querzè. “In concreto, dipenderà sia dalle manifestazioni di interesse di un numero sufficiente di genitori, sia dall’opportunità di trovare insegnanti abilitati, che abbiano cioè seguito un corso specifico dell’Opera nazionale Montessori”. Il Metodo Montessori è un approccio educativo sviluppato dalla scienziata e pedagogista Maria Montessori (1870-1952) e praticato in migliaia di scuole in tutto il mondo. Per informazioni sull’iniziativa di sabato si può consultare il sito web del Memo (comune.modena.it/memo).
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