Periodicamente, spesso alimentate da “voci” provenienti dall’interno dell’Ospedale di Pavullo, riprese ed amplificate dai Comitati sorti in difesa dello stesso, si propagano notizie, prive di qualsiasi fondamento, circa la prossima chiusura del nostro Ospedale o di pezzi importanti del medesimo.
Se possiamo comprendere le preoccupazioni legittime di chi lavora dentro l’Ospedale, dei Comitati e di tutta la popolazione della montagna frignanese che utilizza con grande beneficio questo presidio sanitario, perché funziona bene e perché è inserito nella rete ospedaliera complessiva del territorio provinciale, fatichiamo a capire la pervicacia con cui la minoranza di centrodestra continua a dare per inevitabile la soppressione dell’Ospedale, arrivando persino a identificare una data (il 2020, chissà perché…), nonostante nessun documento di programmazione sanitaria lo lasci intravedere (l’ultimo PAL afferma, al contrario, la rilevanza strategica dell’Ospedale di Pavullo, per la sua collocazione territoriale) e in controtendenza a tutte le prese di posizione ufficiali e ai comportamenti pratici dell’Azienda USL di Modena, che nell’Ospedale di Pavullo ha investito, negli ultimi anni, alcuni milioni di euro per ammodernamenti strutturali e di attrezzature e abbia in programma di continuare ad investire.
I fatti degli ultimi tempi sono noti.
Una voce “dal sen fuggita” fa sapere che dal 1 ottobre 2013 nel reparto di pediatria verrà soppresso il turno assistenziale di notte.
Immediata scatta la mobilitazione dei Comitati che, ancor prima di averne verificato ufficialmente la veridicità, fa partire il tam-tam mediatico e una richiesta di incontro con la Direzione Generale dell’Azienda USL, accusando contemporaneamente l’Amministrazione Comunale e il Sindaco di complicità nel disegno di smantellamento progressivo dell’Ospedale.
Il Sindaco chiede immediatamente un incontro con l’Azienda USL e i Comitati, che puntualmente avviene il 24/10, durante il quale viene smentita nettamente l’indiscrezione circa la soppressione del turno di notte e vengono fornite le più ampie rassicurazioni del caso, risultate tranquillizzanti anche per i Comitati e riportate puntualmente dalla stampa.
Nonostante ciò la minoranza di centrodestra presenta un’interrogazione nel Consiglio Comunale del 26/10, rifiutando di accettare i chiarimenti e le precisazioni fornite dall’Azienda USL, in quanto false.
Lasciamo ai cittadini giudicare tutto questo.
Noi non lasciamo di certo la bandiera dell’Ospedale di Pavullo nelle mani di questi sedicenti difensori.
Difenderemo sempre, coi fatti, il nostro Ospedale, disponibili al confronto con l’Azienda Sanitaria su tutte le misure di razionalizzazione e riorganizzazione all’insegna del miglioramento della qualità assistenziale e dell’efficienza che si renderanno necessarie, ma sempre assolutamente fermi nella convinzione circa la sua funzione strategica , che l’Amministrazione Comunale, per prima, ha chiesto fosse inserita nel PAL.
Il PAL rappresenta, per noi, l’unico documento di programmazione sanitaria cui attenerci, perché abbiamo contribuito a definirlo e l’abbiamo condiviso.
Al momento della sua approvazione, in verità, fu discusso e votato un documento comune con la minoranza di centrodestra, che oggi finge di dimenticare.
Se ha cambiato idea rispetto ad allora è legittimo, ma lo dica con chiarezza e soprattutto eviti di strumentalizzare voci infondate e paure legittime, arrecando, in tal modo il più grosso danno all’Ospedale di Pavullo, per la sfiducia che si ingenera nei cittadini nei confronti del loro Ospedale, che oggi apprezzano e, giustamente, vogliono continuare ad avere ed usare.
(Leo Lo Russo, Capogruppo lista “La Torre”)