Un nuovo bando di gara per l’affidamento della totalità dei servizi ferroviari, che punta a un rinnovamento radicale dei treni attualmente in esercizio e a garantire ai cittadini puntualità, regolarità, confort. Il bando della Regione Emilia-Romagna (unica in Italia ad aver fatto pieno riferimento alle direttive europee di settore) partirà da una base d’asta di 153 milioni di euro, rispetto ai quasi 120 annui che paga attualmente per la gestione dei servizi ferroviari di sua competenza. Avrà una durata totale di 15 anni, prorogabili di altri 7 + 6 mesi (e quindi fino a 22 anni), per consentire l’ammortamento dei beni e il ritorno di investimento di lungo periodo. Tra i requisiti richiesti per l’aggiudicazione, la realizzazione di un’unica società di gestione, il massiccio rinnovo dei treni circolanti (in modo da affiancare gli investimenti portati avanti in questi anni dalla Regione) e l’integrazione tariffaria piena di “Mi Muovo”. La Regione metterà a disposizione aree logistiche di sua proprietà come supporto per l’operatore.
“Con questa gara – ha sottolineato l’assessore alla Mobilità e Trasporti Alfredo Peri – vogliamo dare una svolta alla qualità dei servizi ferroviari di questa regione. Dopo l’Alta velocità, e dopo il nostro piano straordinario di investimenti per il rinnovo dei treni e per interventi infrastrutturali sulle linee regionali, abbiamo bisogno di un servizio ad alta affidabilità – ha aggiunto Peri – , che significa mezzi nuovi e una gestione efficiente, per garantire puntualità, regolarità, confort a chi viaggia. E’ quanto chiediamo al futuro gestore”. Un terzo dei treni che circolano sulle linee regionali sono già nuovi, acquistati della Regione; “gli altri due terzi contiamo di cambiarli con la gara”. Una gara di portata europea, dunque, “davvero importante e significativa per durata, dimensione economica e metodo – ha ribadito l’assessore – : è la prima volta in Italia che una Regione, forte dell’esperienza maturata precedentemente, realizza una procedura di questo tipo”. Chi si aggiudicherà la gara incasserà, oltre ai 153 milioni della Regione, l’introito tariffario; “le tariffe – ha ricordato Peri – sono programmate, calmierate, e quindi decise dalla Regione”. Tra gli effetti positivi attesi c’è anche un aumento del “lavoro buono”, ha aggiunto l’assessore, “perché i treni nuovi richiesti al gestore – e la gara porta con sé un investimento sull’ordine del mezzo miliardo – andranno commissionati e fabbricati”. E sempre a proposito di lavoro l’assessore ha precisato come nel bando di gara sia prevista la clausola sociale, “che tutela a livello occupazionale tutto il personale delle società di trasporto attualmente impegnato, a vario titolo, nei servizi ferroviari regionali”. Nel corso della conferenza stampa Peri ha risposto anche all’Usb: “Nessuno sta privatizzando nulla: questa è una gara per l’affidamento dei servizi”.
I tempi della gara
Entro la prima settimana di ottobre Fer srl (società “in house” che gestisce la rete ferroviaria regionale, e che è stata investita della funzione di stazione appaltante) invierà alla Comunità Europea il bando di prequalifica, per la pubblicazione sul GUCE (Gazzetta Ufficiale Comunità Europea). Il bando contiene i requisiti (tecnici, finanziari, di moralità) per partecipare alla gara. Dopodiché le imprese avranno 47 giorni di tempo per inviare la documentazione necessaria alla Fer, manifestando l’interesse a partecipare. Seguiranno quindi gli accertamenti da parte di Fer sul materiale ricevuto e la selezione delle imprese che hanno i requisiti necessari. A queste imprese, nel mese di gennaio del 2014, verrà inviata la specifica tecnica di gara. Dopo 4-5 mesi, potranno presentare l’offerta. Per l’aggiudicazione bisognerà attendere l’estate 2014. La data di avvio dei servizi è prevista a partire dal 1 luglio 2016, alla cessazione dell’attuale affidamento transitorio, in modo da consentire all’impresa vincitrice di acquisire il materiale rotabile e posizionarsi operativamente sul territorio. Per il primo anno di contratto l’impresa dovrà garantire 18 milioni di treni – chilometro e 1,2 milioni di bus – chilometro per i servizi sostitutivi.
Nel 2007 la Regione ha aggiudicato la sua prima gara per l’affidamento dei servizi ferroviari di competenza regionale, sottoscrivendo, con decorrenza dal 1 luglio 2008, un contratto di servizio triennale con il vincitore, il Consorzio Trasporti Integrati (CTI), composto da Trenitalia e da Tper. Sarà il Consorzio Trasporti Integrati a garantire l’erogazione del servizio fino a quando non subentrerà l’azienda vincitrice della nuova gara.
Il settore ferroviario in cifre
In Emilia-Romagna il settore ferroviario regionale ha visto, negli ultimi anni, importantinovità. Si è raggiunta una forte semplificazione del quadro contrattuale di riferimento, con tutte le linee in concessione confluite nella società FER, diventata l’unica concessionaria della rete ferroviaria di proprietà regionale (dai 7 gestori del 2000 si è passati ai 4 del 2004 fino al gestore unico, Fer appunto, nel 2008). Per migliorare la qualità dei servizi, inoltre, la Regione, a partire dal 2007, ha avviato un “Piano straordinario di investimenti” di quasi 500 milioni di euro, ripartiti circa a metà tra rinnovo del materiale rotabile e interventi infrastrutturali sulle linee regionali. E’ in fase di completamento la parte del Piano destinata al rinnovo del parco regionale, con l’entrata in esercizio di 33 nuovi treni, di cui 21 elettrici. In contemporanea si è sviluppato il sistema di tariffazione integrata regionale “Mi Muovo”, che ha reso i viaggi con i mezzi pubblici in Emilia-Romagna più semplici e facili grazie all’uso di un unico titolo di viaggio integrato, e di progetti di infomobilità in grado di offrire agli utenti informazioni in tempo reale sui propri spostamenti.