Una sorta di gemellaggio tra la Ghirlandina e il minareto “Hadbah”, due torri inclinate, entrambe patrimonio dell’Unesco, una simbolo di Modena, l’altra di Mosul in Iraq. E’ ciò che ha proposto la delegazione composta da politici, tecnici, e studiosi iracheni che è stata ricevuta in Municipio ieri, lunedì 7 ottobre, dall’assessore comunale all’Urbanistica Gabriele Giacobazzi e dall’architetto Rossella Cadignani, responsabile Edilizia storica del Comune di Modena.
La delegazione, guidata da Alomar Sael Ismael Ibrahim, vice Governatore della regione di Musul, è giunta a Modena accompagnata da Carlo Blasi, docente di Architettura all’Università di Parma e componente del comitato scientifico per il restauro della Ghirlandina e del Duomo. Obiettivo: conoscere da vicino gli interventi di restauro e consolidamento della torre Ghirlandina e di altri monumenti modenesi.
Del gruppo facevano parte, tra gli altri: Jasim Musaab, Soprintendente ai Beni archeologici di Mosul; Tawfeeq Ammar Ali Tawfeeq, responsabile dei Benic culturali della città di Mosul; architetti e archeologi dell’Università di Mosul. La città si trova nella parte nord del paese, lungo il corso del fiume Tigri e conta un milione e mezzo di abitanti. Monumento simbolo della città irachena è, appunto, il minareto “Hadbah”, datato tra il XII e il XIII secolo, a fusto cilindrico, realizzato in mattoni decorati e con una pendenza di oltre 2,5 metri, mentre la Ghirlandina ha una inclinazione di 1,2 metri.
“L’obiettivo comune – commenta l’assessore Giacobazzi – è la tutela di monumenti di inestimabile valore e questo scambio di esperienze è sicuramente da continuare e da approfondire”.