“E’ uno scandalo che il Bellomo sia ancora lì al suo posto, remunerato dal Ministero dell’Ambiente, dopo i dettagli emersi nell’inchiesta della magistratura sulla TAV di Firenze in cui il geologo sembrerebbe essere delineato come il faccendiere della Commissione di Via”. Lo dichiara Michele Dell’Orco, deputato emiliano M5S, che ha depositato un’interrogazione per chiedere al Ministro la destituzione di Walter Bellomo dall’incarico, l’avvio di un’indagine ministeriale e la sospensione delle procedure di Via per l’autostrada regionale Cispadana fino a chiusura delle indagini.
“Il Ministro Orlando sembra non battere ciglio eppure –sostiene il deputato- ne sono uscite già di belle dalle intercettazioni, ipotesi di corruzione che avrebbero dovuto far scattare il sano principio di precauzione: la Lorenzetti, ex Presidente dell’Umbria e di Italferr, in un’intercettazione parla di Bellomo come dell’unico «uomo della squadra» con il merito di aver «portato a casa il risultato pieno con la Via». Bellomo nega ma, secondo la Procura, era a «disposizione per stilare pareri compiacenti utilizzando documenti forniti dagli stessi interessati», in cambio di «plurime utilità» e lo stesso ruolo nella Commissione sembrerebbe essere stata una «contropartita per l’apporto fornito» in una serie di approvazioni urbanistiche e paesaggistiche, «nonché per il rapido e positivo esame da parte del gruppo istruttore Via del progetto per la realizzazione dell’autostrada Cispadana appaltata ad un’ATI, partecipata dalla cooperativa reggiana Coopsette».
Aggiunge ancora il deputato: “Sospetto è anche l’atteggiamento della giunta regionale dell’Emilia Romagna che tira dritta sulla realizzazione della Cispadana senza volerne sospendere la realizzazione fino a chiusura delle indagini. Forse la Regione non è interessata a volerne sapere di più ma i cittadini sì e hanno il diritto di sapere –conclude Dell’Orco- se siano state falsate le valutazioni rese finora dalla Commissione di Via per realizzare la nuova autostrada in una delle pianure più inquinate al mondo e se la lunga militanza politica nelle file politiche prima del Pds-Ds e poi nel Pd del tecnico ministeriale Bellomo possa, in qualche modo, aver avuto parte nel suo modus operandi”.