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Confesercenti Bologna: “continua il trend negativo per le PMI della provincia”

E’ la crisi economica con la sua ricaduta sulle piccole e medie imprese della nostra provincia che preoccupa la Confesercenti di Bologna. Gli ultimi dati forniti dall’Osservatorio Confesercenti relativi ai primi otto mesi del 2013 non confortano quei commercianti che speravano in una ripresa economica a breve termine.

Nella nostra provincia, tra iscrizioni e cessazioni, sono infatti 265 le attività che hanno chiuso i battenti: 177 quelle di commercio al dettaglio, 62 le attività di alloggio e ristorazione, e 26 quelle ambulanti.

Continua la situazione preoccupante delle piccole attività commerciali e turistiche nella provincia di Bologna – afferma il direttore di Confesercenti Bologna Loreno Rossi – e non ci pare che la Legge di Stabilità presentata dal Governo sia in grado di modificare questo trend negativo. Occorre abbassare la pressione fiscale sul lavoro sia autonomo che dipendente per rendere competitive le imprese e rilanciare i consumi ma ciò si può fare solo tagliando in maniera significativa la spesa pubblica improduttiva.

Occorre anche una attenzione particolare per il commercio e il turismo – sottolinea Massimo Zucchini presidente di Confesercenti Bologna – da parte dei Comuni del nostro territorio in una fase di così grande difficoltà per le imprese. Abbiamo chiesto e ottenuto, ad esempio dal Comune di Bologna, di non prevedere aumenti sulla TARES per l’anno 2013, chiediamo inoltre di accelerare gli impegni per la promozione turistica, rivedere i T-Days nella giornata del sabato che continuano a penalizzare le attività del Centro Storico e di prevedere lo spegnimento di Sirio durante il periodo natalizio.

Inoltre la massima attenzione viene richiesta a tutti i Comuni della provincia, sui temi della tassazione alle piccole imprese e sui provvedimenti di blocco del traffico del giovedì che penalizzano fortemente il commercio e non hanno una vera utilità di miglioramento della qualità dell’aria.

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