E’ sulla gestione dei rifiuti che si sta concentrando l’azione di controllo ambientale della Provincia di Modena. In base ai dati del rapporto sull’attività del 2004 emerge che sono quasi 400 i sopralluoghi effettuati in imprese nel settore dello smaltimento dei rifiuti.
Durante queste verifiche sono state emesse in tutto 91 sanzioni e 36 informative di reato soprattutto per violazioni di carattere amministrativo: dai documenti mal compilati e al mancato rispetto delle prescrizioni della Provincia. Nella maggior parte dei casi non è stata riscontrata alcuna violazione.
Ma quelli sui rifiuti sono solo una parte dei 1839 interventi di controllo su scarichi ed emissioni industriali, fognature, allevamenti zootecnici e sui fanghi biologici in agricoltura che sono stati eseguiti dall’Arpa (oltre la metà) e da un esercito di 400 ecocontrollori che operano in base a proprie iniziative o a programmi coordinati con la Provincia: Carabinieri, Guardia di Finanza, Corpo Forestale, Polizia Provinciale, Polizie Municipali e Guardie Giurate Ecologiche Volontarie. “Una rete capillare – sottolinea Alberto Caldana, assessore provinciale all’Ambiente – costituita da personale esperto e preparato, grazie alla quale i cittadini possono stare tranquilli. Anche perché dall’attività di controllo ambientale emerge un quadro di sostanziale rispetto delle norme. Tuttavia nel settore dei rifiuti, le indagini svolte hanno portato alla luce alcuni casi di gestione illecita, caratterizzati da una lunga concatenazione di intermediazioni allo scopo di ostacolare i controlli”.
Sempre nel settore dei rifiuti sono state individuate anche 138 discariche abusive, in gran parte abbandoni di rifiuti (elettrodomestici, automobili, materiale inerte), ma sono state scoperte anche vere e proprie imprese di rottamazione che operavano senza autorizzazione.
Durante l’attività di controllo sono state emesse complessivamente 234 sanzioni amministrative, 310 diffide e 87 informative di reato, soprattutto nel settore dei rifiuti e nella zootecnia.
I sopralluoghi hanno riguardato in particolare gli scarichi idrici industriali (162 imprese controllate con 13 informative di reato e 27 sanzioni per scarichi non conformi), le emissioni nell’aria delle imprese (435 i sopralluoghi con 19 informative di reato) e gli allevamenti (181 impianti controllati con 16 informative di reato e 105 sanzioni).
Nel mirino dell’Arpa anche gli scarichi fognari pubblici con 187 impianti controllati di cui cinque sono risultati non conformi ai limiti di legge.