Migliaia di persone in tutta l’Emilia Romagna – lavoratori e lavoratrici di tutti i settori pubblici e privati, pensionati, cittadini – hanno protestato insieme a Cgil, Cisl, Uil nei cortei, nei presidi e nell’adesione agli scioperi che hanno avuto luogo in territorio regionale tra ieri e oggi, nell’ambito della mobilitazione unitaria nazionale per cambiare la legge di stabilità. Undici le manifestazioni svolte nelle 4 ore di sciopero proclamate a livello territoriale: ieri a Reggio Emilia e Imola, oggi a Bologna, Modena – dove i ceramisti con 8 ore di sciopero anche per il rinnovo del contratto nazionale hanno attuato vari presidi nella zona della ceramica nel distretto sassolese -, Parma, Piacenza (in corso nel pomeriggio), Ferrara, Ravenna, Rimini, Forlì, Cesena.
“I buoni risultati delle due giornate di lotta – commenta il leader Cgil regionale Vincenzo Colla, che stamattina ha parlato alla manifestazione di Forlì, iniziata davanti ai cancelli dell’Electrolux a difesa dello stabilimento forlivese contro i rischi di delocalizzazione – rappresentano il punto di partenza di una mobilitazione più ampia, che impegna i sindacati a incidere nelle misure del governo. Martedì prossimo parteciperemo al presidio unitario organizzato in mattinata da Cgil, Cisl, Uil a Roma davanti al Ministero dell’Economia per sollecitare il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga e chiederemo in coincidenza un incontro al Ministro Saccomanni”.
Meno tasse ai redditi da lavoro e pensione, certezze a tutti i lavoratori esodati, rivalutazione delle pensioni, lotta efficace contro l’evasione fiscale, ripristino del contratto nazionale per i lavoratori pubblici e stabilizzazione dei precari, svolta economica per creare buona occupazione, sono gli altri punti di rivendicazione della piattaforma sindacale unitaria.