Quante voci può avere un silenzio?
Molte se si parla del silenzio che grava intorno al crescente fenomeno conosciuto come stalking o amore malato.
Domenica 17 novembre, per dar Voce al Silenzio – a quel silenzio – il Comune di Castelvetro di Modena in collaborazione con i-care Associazione Italiana di Supporto Vittimologico propongono un percorso fatto di una mostra e un dibattito con l’intento di portare la voce delle vittime e le letture degli esperti tra la gente.
Sarà la mostra di Elisabetta Manghi Vita e libertà non sono più nostre, ad aprire l’evento. Alle 15.30 presso lo spazio espositivo Pake di via Cialdini 9 sarà possibile ammirare le opere dell’artista reggiana che per l’occasione esporrà il tema dell’amore malato e delle sue conseguenze.
Si prosegue alle 16 presso la sala consiliare del municipio in piazza Roma 5 con il dibattito dedicato al tema “Come riconoscere l’amore malato”. Ne parleranno il giurista e criminologo Marco Monzani, l’avvocato penalista Gianni Casali, Massimo Tettamanti presidente di i-care Associazione Italiana di Supporto Vittimologico, associazione che da inizio 2013 ha aperto 7 case rifugio per le vittime di persecuzione e violenza. Seguiranno le voci della psicologa Ameja Canovi – specialista in relazioni e dipendenza affettiva nonché blogger di Amoredipendente. A chiudere, la vera voce del silenzio. Due donne, vittime, che della parola e dell’aiuto hanno fatto la loro missione. Sono Daniela Franchini – oggi delegata di i-care Emilia Romagna e Toscana – e la scrittrice Marzia Schenetti – autrice de’ Il Gentiluomo e Evil-L’uomo del male.
Diamo Voce al Silenzio è rompere il silenzio non solo per un giorno ma per tutti i giorni che l’amore malato si porta via. Un invito a conoscere più da vicino un problema che al suo apice fa registrare ad oggi, nel nostro paese, il pesante bilancio di 124 vittime dichiarate.
Dedicato a tutte le vittime, questo giorno si pone come obiettivo quello di portare la parola oltre il muro del silenzio.