Dei 149 femminicidi avvenuti in Italia nel 2012, quattro sono accaduti nella provincia di Modena, dove nello stesso anno sono state oltre 1200 le denunce di reati con vittime donne, di cui 340 per lesioni dolose, più di 90 per percosse, 31 per violenze sessuali, oltre 345 per minacce e più di 360 per ingiurie, ma i dati del Tavolo prefettizio contro la violenza alle donne sono ancora provvisori. Sempre lo scorso anno sono state 262 le donne vittime di violenza che si sono rivolte al Centro anti violenza, contro le 110 del 2007; 486 hanno chiesto consulenza legale o psicologica all’associazione Donne e Giustizia, mentre nel 2007 erano state 350.
“I dati dimostrano che il tema della violenza alle donne è tragicamente d’attualità anche nella nostra società e nelle nostre famiglie”, afferma l’assessore alle Pari opportunità del Comune di Modena Marcella Nordi in vista della Giornata contro la violenza alle donne, che ricorre lunedì 25 novembre. “Per questo – continua Nordi – guardiamo con favore ogni iniziativa che vada nella direzione del contrasto e del sostegno alle vittime, ma siamo anche convinte che occorra soprattutto un’operazione culturale nei confronti di uomini e donne e una seria azione educativa sulle giovani generazioni”. A questo proposito, sono già partiti in diversi istituti superiori della città i primi laboratori del progetto europeo Log In che ha l’obiettivo di prevenire e combattere la violenza di genere attraverso la promozione tra gli adolescenti di comportamenti responsabili nell’uso che fanno dei social network e dei new media. Il progetto, finanziato dal programma europeo Daphne con quasi 300 mila euro in quattro Paesi (Italia, Cipro, Lituania e Romania) è promosso dal Comune di Modena assieme al Centro documentazione donna e sostenuto dal Progetto Europa del Comune.
“Log In – sottolinea l’assessore Nordi – s’innesta nel filone di Perspective, altro progetto europeo contro la violenza di genere che lo scorso anno ha coinvolto centinaia di studenti delle scuole superiori. Ma è importante agire su ogni fascia d’età, ecco perché abbiamo volentieri aderito anche a Barbablù, un progetto di educazione alle emozioni che da qualche anno il gruppo d’Arte Peso Specifico del Teatro Tete conduce in alcune scuole primarie della città”.
Saranno invece ancora gli studenti delle scuole superiori modenesi protagonisti del primo dei due appuntamenti in calendario il 25 novembre alla Tenda di viale Monte Kosica (angolo viale Molza) promossi dall’assessorato comunale alle Pari opportunità. Dalle 11 alle 13 i ragazzi parteciperanno a “Contro la violenza maschile sulle donne: dialogo a due voci per una relazione positiva tra generi” con Barbara Mapelli della Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Milano-Bicocca e Stefano Ciccone dell’associazione nazionale Maschile Plurale. L’iniziativa è in collaborazione con il Centro documentazione donna. Alle 21 sarà invece la volta di uno spettacolo teatrale, a ingresso gratuito, aperto a tutta la città: “Nudi. Le ombre della violenza sulle donne” di e con Bernardino Bonzani e Monica Morini, produzione del Teatro dell’Orsa con l’organizzazione di Ert Emilia Romagna Teatro.
LABORATORI IN 5 ISTITUTI SUPERIORI
Entra in azione Log In”: incontri con l’esperta per confrontarsi; giovani che si fanno educatori presso i coetanei e una pagina Facebook dove postare messaggi positivi
Si stanno già svolgendo in licei e istituti superiori di Modena (Tassoni, Muratori, Corni, Venturi e Barozzi) i primi laboratori didattici di “Log In” per rendere gli studenti consapevoli del problema della violenza sulle donne e del ruolo che le nuove tecnologie e, in particolare, i social network possono avere nell’amplificare la diffusione degli stereotipi di genere. Soprattutto, gli incontri in classe con gli esperti intendono favorire la partecipazione attiva dei giovani nell’affrontare il problema e proporre modelli di relazione basati sul rispetto reciproco fra i sessi.
Log In (Laboratories on gender violence In New media) è un progetto finanziato dal programma europeo Daphne III e promosso, con il sostegno del Progetto Europa, dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Modena assieme a Centro documentazione donna di Modena, Mediterranean Institute of Gender Studies di Nicosia (Cipro), Womens’ Issues Information Centre di Vilnius (Lituania) e Association for Liberty and Equality of Gender di Sibiu (Romania).
A Modena, saranno attivati in totale dieci laboratori, quindi durante l’anno scolastico saranno coinvolti nella prima fase 250 studenti. “Ciascun laboratorio, della durata di 12 ore, è condotto con modalità interattive – spiega Vittorina Maestroni responsabile del Centro documentazione donna – poiché dovendo confrontarci con stereotipi e forme di violenza connesse al retaggio culturale, l’apprendimento avviene attraverso una fase attiva, in cui i giovani hanno la possibilità di scambiarsi opinioni e di discutere su aspetti rilevanti della loro vita”. Terminata la formazione in classe, i ragazzi e le ragazze che vorranno si attiveranno per essere educatori fra pari, cioè per i loro coetanei, sia coinvolgendo altre classi della scuola, sia utilizzando la pagina Facebook del progetto che sarà prossimamente attivata. L’idea è che attraverso il social network, i ragazzi, coordinati da un’esperta, possano postare i messaggi creando e diffondendo idee positive e non stereotipate, in modo da coinvolgere molti altri coetanei. Parallelamente saranno avviti alcuni percorsi per gli adulti. Da dicembre partiranno una serie di incontri di riflessione su violenza di genere e nuovi media, mentre a febbraio un percorso formativo per insegnanti si pone l’obiettivo di arrivare a capire come inserire questi argomenti nelle attività curriculari e nella programmazione scolastica. Nello stesso mese sarà anche disponibile una piccola guida per adulti con semplici istruzioni su cos’è Facebook, cos’è la violenza di genere e come comunicare con gli adolescenti su questi temi. Infine, è previsto per maggio un evento finale che vedrà protagonisti ragazzi e ragazze dire la loro sul tema della violenza di genere.
“NUDI” IN SCENA ALLA TENDA
Lunedì 25 uno spettacolo per riflettere. Iniziativa dell’assessorato Pari opportunità
Una scena nuda per mettere a nudo la violenza sulle donne. Il rapimento, il ricatto sessuale e psicologico, le botte: una costellazione di efferatezze che molti uomini compiono su molte, troppe donne. Ma la violenza non si ferma con l’atto in sé: prosegue subdolamente in un clima sociale che spinge all’omertà e alla vergogna, che fruga pettegolo nei dettagli imbarazzanti, che condanna infine la donna per “essersela cercata”. E su questa scena nuda che il Teatro dell’Orsa costruisce uno spettacolo duro e rigoroso, portando in superficie il tema attraverso storie dolorose raccontate con grande intensità.
“Nudi. Le ombre della violenza sulle donne”, scritto e interpretato da Bernardino Bonzani e Monica Morini su un progetto di Elisabetta Musi, andrà in scena alla Tenda di viale Monte Kosica 95 (angolo viale Molza) lunedì 25 novembre. La serata è promossa in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne dall’assessorato alle Pari opportunità del Comune di Modena con l’organizzazione di Ert, Emilia Romagna Teatri. Lo spettacolo è adatto ad un pubblico adulto e l’ingresso è gratuito.