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Reggio Emilia: il 4 dicembre torna la Grande Cena di Boorea

Boorea-cena-2012Si terrà mercoledi 4 dicembre la Grande Cena 2013, organizzata da Boorea in collaborazione con Auser, con il sostegno dei Comuni di Correggio e San Martino in Rio, e di Cantine Riunite & Civ, Assofood-Unipeg, Ccpl, Coop Consumatori Nordest, Telereggio, Ambra, Coopservice, Coopselios, Unieco, CIR food, Cormo, Iren, del Consorzio del Parmigiano-Reggiano e della Gnokkeria di San Martino in Rio. L’iniziativa, giunta alla sua XIV Edizione, si terrà a partire dalle ore 20:15 al Salone delle Feste di Correggio, in via Fazzano.

Quest’anno ci sarà una grande novità in cucina: alla Grande Cena saranno infatti presenti Gianni D’Amato e Fulvia Salvarani del leggendario “Rigoletto” di Reggiolo (2 stelle Michelin) purtroppo oggi ancora chiuso a causa del disastroso terremoto del 2012. Oggi Gianni D’Amato e Fulvia Salvarani gestiscono con successo il Caffè Arti&Mestieri in centro storico a Reggio Emilia, premiato pochi giorni fa dal Gambero Rosso con il Premio speciale al miglior servizio in sala. Insieme a loro torna Giovanna Guidetti de “La Fefa” di Finale Emilia, uno dei ristoranti più rinomati della provincia di Modena, celebre per la caratteristica “torta degli ebrei” e altre prelibatezze. Gli chef parteciperanno, come tutti gli altri anni, senza percepire alcun compenso.

Interverranno alla conferenza stampa Ildo Cigarini, presidente di Boorea, Luca Bosi, vicepresidente di Boorea, Sandro Morandi di Auser, Marcello Bulgarelli, assessore del Comune di Correggio, Luisa Ferrari, capogruppo di maggioranza nel consiglio comunale di S.Martino in Rio, Adriano Milelli di Unieco, don Gabriele Carlotti, missionario in Madagascar, Roberto Mainardi, presidente di Ambra, Mirco Castagnetti di Cantine Riunite&Civ, Alessandro Anceschi del Ccpl, Ilaria Morandi di Coopselios, Viviana Monti di Coop Consumatori Nordest, e Nadia Riccò, del Gvc.

Due i progetti di solidarietà internazionale che saranno sostenuti, il progetto di Gvc contro la tratta delle ragazze in Cambogia e il progetto del Centro Missionario Diocesano di Reggio Emilia per l’ospedale psichiatrico di Ambokala in Madagascar. Inoltre Boorea effettuerà due donazioni all’Asilo Sacro Cuore di Finale Emilia e al conto corrente aperto dal Comune di Reggiolo per il ripristino degli edifici pubblici danneggiati dal terremoto del 2012.

Il sorriso delle bambine del nordovest della Cambogia.Nel nord ovest della Cambogia, nelle aree di Siem Reap, Banteay Meanchey e Battambang, la ong GVC porta avanti il progetto MIGRA-SAFE per contrastare i rischi derivanti dai fenomeni di immigrazione clandestina dalla Cambogia alla Thailandia. Vittime predestinate di questo fenomeno sono soprattutto bambine, donne e ragazze, che finiscono spesso nella spirale della prostituzione e di altre pratiche di sfruttamento insieme ai loro figli in tenera età. Il progetto svolge una seria di attività preventive, informative e non solo, e utilizza strumenti come il microcredito attraverso i gruppi comunitari di risparmio. In questo modo è possibile aiutare le famiglie povere nelle situazioni di maggiore criticità economica, ovvero nelle campagne prima del raccolto o a seguito di eventi come funerali, matrimoni, malattie, per evitare che si indebitino verso i loro futuri potenziali sfruttatori. Il progetto è cofinanziato dalla Unione Europea e si avvale della collaborazione del Ministero delle Donne cambogiano e della partnership del circo francocambogiano Phare Ponleu Selpak che coinvolge, attraverso l’arte e il teatro, la popolazione e le scuole locali in attività di informazione e denuncia dello sfruttamento. Ragazze e studenti cambogiani diventano così attori e, mettendo in scena i motivi per i quali si rischia di cadere vittime di adescatori, illustrano anche i modi per difendersi e liberarsi dagli sfruttatori.

L’ospedale psichiatrico di Ambokala in Madagascar. “Il problema di primaria rilevanza – spiega Enrica Salsi, giovane reggiana coordinatrice del progetto di Ambokala – è ancora quello dell’elevatissimo costo dei farmaci per la malattia mentale. Per curare una schizofrenia occorre il salario di due settimane lavorative ogni mese, e questo per chi ha un lavoro fisso. Ma chi riesce a trovare un lavoro fisso? Forse il 5% dei malati in trattamento. Per tutti gli altri è un traguardo arrivare a fare 10 giorni lavorativi al mese. E per vivere bisogna mangiare, vestirsi, avere un tetto sulla testa, occorrono il cibo, la scuola per i figli.

La collaborazione con Boorea ci ha permesso di dare accesso alle cure ospedaliere a più di 300 ammalati per otto mesi, dal gennaio 2013 all’agosto 2013. Il fondo destinato da Boorea ad Ambokala è stato utilizzato per provvedere ai seguenti farmaci fondamentali per la cura della malattia mentale: antipsicotici, antidepressivi, ansiolitici, stabilizzatori dell’umore, anticonvulsionanti, antiparkinsoniani”.

Numerose come sempre le adesioni e i patrocinii all’iniziativa della Grande Cena, da parte di Gvc, Associazione La Pira, Cgil, Cisl e Uil, Arci Solidarietà, Federconsumatori, Associazione Don Gualdi, Giustizia Pace e Salvaguardia del Creato, Provincia di Reggio Emilia, Comuni di Reggio Emilia e Quattro Castella.

La Grande Cena è dedicata alla memoria dei volontari Alberto Rossi, Velmore Davoli ed Enrico Giusti. La prenotazione è obbligatoria ai numeri 0522 299356 (Boorea) oppure allo 0522-636714 o allo 0522-630711.

 

Immagine: cena 2012

 

















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