Per celebrare la Giornata del patrimonio culturale accademico, l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, nell’ambito del Master in catalogazione e accessibilità del patrimonio culturale, propone due incontri pubblici e una visita guidata aperta a tutti gli interessati. Le iniziative, programmate per la mattina di sabato 23 novembre a partire dalle ore 10.00, coordinate dalla prof. ssa Elena Corradini, docente di Museologia presso l’Università degli studi Modena e Reggio Emilia, si terranno presso lo spazio eventi del Foro Boario (v. Bono da Nonantola, 2) a Modena.
Il primo appuntamento dal titolo “Le tecnologie multimediali per la conoscenza, il networking e la valorizzazione del patrimonio culturale scientifico: il ruolo della rete dei musei universitari” vedrà la relazione della prof.ssa Elena Corradini che presenterà le attività nell’ambito di un progetto di rete dei musei universitari, approvato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, e coordinato dalla stessa docente modenese, che vede coinvolte strutture museali di tredici Università italiane.
Sarà il prof. Corrado Lavini, dirigente presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena e docente presso l’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, a tenere la seconda conferenza dal titolo “Dallo studio pubblico all’Università di Stato. La storia della Facoltà Medica Modenese dalle origini all’Unità d’Italia”, che consentirà di ripercorrere la storia e le figure di docenti che si sono succeduti sulla cattedra dell’insegnamento pubblico di Medicina, istituito a Modena nel 1329, centocinquant’anni dopo la fondazione dello Studio Pubblico col primo Corso di Diritto, avvenuta nel 1175.
A conclusione delle iniziative, alle ore 12.00, sarà possibile partecipare a alla visita guidata presso il Museo Civico Archeologico da Silvia Pellegrini, archeologa dello stesso Museo, lungo il percorso caratterizzato dal tema: “Una mostra mediatica. Percorso di valorizzazione degli amanti di Modena. Dalla scoperta all’esposizione. Mano nella mano. Reperti di un amore oltre la morte”.