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Violenza sulle donne, Giovanni Favia: “La Regione si costituisca parte civile in tutti i processi”

“La Regione dovrebbe costituirsi parte civile in tutti quei processi che vedono coinvolte delle donne vittime di violenza. In questo modo si potrebbe creare anche un Fondo di solidarietà dove far confluire tutti gli eventuali risarcimenti da utilizzare poi per la promozione di interventi, culturali e sociali, per contrastare questo odioso fenomeno”.

E’ questa la proposta di Giovanni Favia, consigliere regionale indipendente, in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne che viene celebrata oggi, lunedì 25 novembre. “Oltre a tutte le iniziative che la Regione ha già messo in campo, ce n’è una che sarebbe molto importante adottare: quella di costituirsi parte civile in tutti i processi celebrati nel nostro territorio nei quali siano contestati reati, anche di carattere morale, nei confronti di donne, minori, persone con disabilità e migranti. Credo che possa essere un segnale di civiltà oltre che un atto doveroso verso queste persone – aggiunge Favia -. Solo nella nostra regione quest’anno sono state quasi 2500 le donne che si sono rivolte a una Casa o a un Centro antiviolenza del Coordinamento dell’Emilia-Romagna. Servono gesti concreti per provare a fermare un fenomeno la cui portata non accenna a diminuire”.

“Se la Regione si costituisse parte civile in tutti questi processi – conclude il consigliere regionale – si potrebbe anche istituire un Fondo di solidarietà dove far affluire tutti i risarcimenti da destinare poi ad interventi a favore della promozione di condizioni di piena parità tra donne e uomini. Una proposta ho già avanzato attraverso una risoluzione, presentata nello scorso marzo, che non è stata ancora discussa dall’Assemblea”.

 

















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