Terzo appuntamento nel mese di novembre, per i 10 anni della biblioteca G. Salvemini. Risale infatti a novembre 2003 l’apertura e inaugurazione del polo culturale scandianese, molto amato dalla cittadinanza. L’appuntamento conclusivo alle 17 in biblioteca è con Matteo Pioppi, autore del libro Effetti collaterali di una stanza in affitto, in dialogo con Paolo Davoli.
Si tratta di nove racconti nudi e neri, scritti con un linguaggio che riprende lo stile parlato. I personaggi del libro sono in cerca di un cuore come di un distributore funzionante e tutto è parte di una messinscena che non trascura la realtà nemmeno per un istante: lo sfondo grigio di un nord Italia popolato dagli assenti, pregno di una devastazione fisica e morale, con le sue ipocrisie e storture.
Il fondale di questi nove racconti è il paesaggio dell’anima che si contamina con la realtà, molto spesso un’Emilia smontata e fatta a pezzi dai sentimenti strappati e aperti. L’Emilia rossa è sconfitta, la narrazione è punk: grezza, diretta e destrutturata. Questi racconti tracciano percorsi mentali ben definiti che evidenziano le contraddizioni quotidiane e le fragilità umane. Sono loro, questi nove racconti, gli effetti collaterali di una stanza in affitto.
Matteo Pioppi nasce a Scandiano nel 1983. Dopo la laurea in sociologia all’università di Bologna, si trasferisce a Genova dove rimane per tre anni. Da due anni è ritornato a vivere a Bologna. Lavora nel campo dell’editoria e ha un blog sulla pagina del Fatto Quotidiano Emilia Romagna.