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Verso l’abolizione di 40 leggi regionali e la semplificazione nel settore dell’edilizia e in quello delle autorizzazioni ambientali

Verso l’abolizione di 40 leggi regionali. Le Pubbliche amministrazioni della Regione, dei Comuni e delle Province dell’Emilia-Romagna parlano la stessa lingua: grazie all’attività di semplificazione messa in campo dalla stessa Regione, migliorano la vita ai cittadini, riducendo le code agli sportelli, i costi per carte bollate e timbri e soprattutto snellendo i tempi per accedere a un servizio o per aprire un’impresa. Il prossimo passo? Un rinnovato impegno per le semplificazioni nel settore dell’edilizia e in quello delle autorizzazioni ambientali. Il tutto accompagnato dall’abolizione di oltre una quarantina leggi ritenute ‘superate’ che – sempre nel quadro del processo di semplificazione voluto dalla Giunta regionale – verrà approvato a breve.

«In poco più di un anno e grazie alla collaborazione con Comuni e Province e con le parti sociali, abbiamo lavorato per migliorare la vita ai cittadini, abolendo inutili orpelli e soprattutto facendo sì che tutta la PA parli la stessa lingua. Si sta lavorando per dematerializzare, per banche dati uniche e certificate tra gli enti e un’unica identità digitale. Per esempio, se un documento è già a disposizione della PA sarà compito degli uffici recuperarlo e non dei cittadini dover presentare sempre le stesse carte», spiega Simonetta Saliera, vicepresidente della Regione Emilia-Romagna che oggi ha fatto il punto sui risultati della Semplificazione nel corso di un’audizione della Commissione Affari Generali dell’Assemblea Legislativa.

Le novità introdotto dalla semplificazione regionale prevedono che chi voglia aprire un’impresa non debba più pellegrinare tra più uffici: basterà presentare la domanda all’apposito Suap (Sportello unico per le imprese) e sarà premura degli uffici recuperare tutte le documentazioni e le autorizzazioni necessarie. Allo stesso modo i certificati anagrafici e personali dei cittadini, saranno scaricabili da tutti gli uffici pubblici ‘in rete’ e non più solo da quelli del Comune di residenza (o dell’Ente che ha emesso il documento in questione).

«Anche in un periodo di scarse – ha concluso la vicepresidente Saliera – risorse pubbliche, la Regione sta investendo in tecnologia e formazione con l’obiettivo di una riforma culturale nell’approccio della PA verso il cittadino perché sia più facile l’accesso ai servizi e alle autorizzazioni per le imprese».

 

















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