Gli interventi dei consiglieri prima dell’approvazione della manovra.
Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 28 novembre ha discusso e approvato la seconda e ultima variazione di bilancio con il voto favorevole di Pd e Sel, e contrario di Pdl, Udc, Modena futura, Modenasaluteambiente.it ed Etica e Legalità. L’Aula ha approvato anche una seconda delibera collegata alla variazione di bilancio, relativa alla riduzione dell’indebitamento attraverso l’estinzione anticipata di prestiti obbligazionari Boc e di mutui. Si sono espressi a favore Pd e Sel, contro Pdl, Udc, ed Etica e Legalità, mentre si sono astenuti Modena futura e Modenasaluteambiente.it.
Ad aprire il dibattito, per il Pd, è stato Gian Domenico Glorioso, che ha sottolineato: “Una previsione sbagliata di solo 1,4 milioni tra quanto si pensava di dover dare e di poter ricevere per trasferimenti Stato-Comune è un buon risultato; se la differenza fosse più consistente oggi si dovrebbero prendere risorse da altre attività. È positivo, inoltre – ha aggiunto – che lo scarto venga recuperato tramite la lotta all’evasione e attraverso l’addizionale Irpef a invarianza dell’aliquota: ciò significa che non si deve inasprire l’azione di Governo sui cittadini né andare a tagliare altre attività”. Salvatore Cotrino ha evidenziato che “mai come in questi ultimi due anni è stato difficile riuscire a prevedere l’allocazione delle risorse” e ha ricordato che “negli ultimi anni si è arrivati sempre al bilancio consuntivo con un avanzo, cioè un risparmio. Questo ci consentirà di consegnare a chi verrà dopo di noi un Comune virtuoso, che con queste politiche potrebbe ottenere un grande sconto sul saldo del Patto di stabilità tale per cui, nel giro di tre o quattro anni, potrebbe rimettersi in riga con i pagamenti e azzerare il debito”.
Per il Pdl, il capogruppo Adolfo Morandi ha commentato che “non si parla di uno scarto così ridotto e fare ricorso alla lotta all’evasione per compensare questo sbilancio vuol dire recuperare cifre non molto significative, frutto prevalentemente della individuazione di errori nella difficile applicazione delle aliquote Imu”. Per il consigliere “si tratta di una finta revisione della spesa, perché si slittano al 2014 alcune spese per consentire la riduzione dell’indebitamento, non mi sembra una scelta in assoluto virtuosa o necessaria”.
Per Sel, Ingrid Caporioni ha evidenziato che “il bilancio comunale sta dentro a un quadro di normative nazionali piuttosto confuso dato dal Governo centrale di larghe intese su cui ribadiamo la nostra contrarietà. Le leggi che si stanno formulando, come quella di stabilità, hanno sempre ricadute sui nostri territori e comprendiamo quindi le difficoltà di bilancio del Comune di questi anni. Non capiamo però – ha proseguito – come mai il Pd continui ad elogiare il Governo centrale e vorremmo che ci fosse più coerenza tra partiti e Amministrazioni, Governo centrale e locale”. Il capogruppo Federico Ricci ha dichiarato il voto favorevole del gruppo e ha sottolineato che sarebbe importante utilizzare lo stesso criterio di trasparenza applicato per le società partecipate anche nel settore personale, verificando il rapporto tra personale del Comune dipendente e lavoratori con altre forme contrattuali: “A fronte di quello che abbiamo perso come personale dipendente – ha chiesto – hanno contribuito ai risultati dell’ente soggetti con altre forme contrattuali? Perché il ragionamento va fatto tenendo tutto insieme”.
Per Eugenia Rossi di Etica e legalità “se non rispettassimo il patto di stabilità finiremmo in un mare di guai e anche una riduzione dell’indebitamento è un’operazione legittima, tuttavia un bilancio non è mai neutro. Vorrei vedere un impegno maggiore per la riduzione di collaborazioni e contratti a termine – ha aggiunto – e per le spese in conto capitale. L’operazione sui mutui, accettabile dal punto di vista contabile, non è però motivata, i 7 milioni disponibili potevano essere usati in altro modo, innanzitutto per la manutenzione delle scuole”.
Sandra Poppi di Modenasaluteambiente.it si è detta “non in grado di votare un bilancio che viene fatto senza alcun coinvolgimento e contributo delle minoranze. Non ho condiviso lo spostamento di ingenti spese relative ai lavori pubblici dal 2013 al 2014, l’affidamento a Hera della riscossione Tares e il nulla di fatto sul piano sedi dopo un anno di lavoro. L’affidamento di incarichi, inoltre, poteva essere ancora rivisto e si può lavorare molto di più anche sull’evasione delle tasse.
L’assessore al Bilancio Giuseppe Boschini ha concluso il dibattito precisando che “quello di abbattere l’indebitamento non è un obiettivo primario e la manovra di bilancio non viene fatta con questo scopo. In una situazione in cui, con il patto di stabilità, il Comune non può spendere soldi pagando le imprese che effettuano lavori, fare debiti aggiuntivi con le banche farebbe solo gonfiare il piano investimenti e sarebbero le imprese a pagare i vincoli del patto di stabilità diventando le nostre banche. Speriamo che inseguire una certa virtuosità – ha concluso – ci possa dare un effettivo vantaggio, facendoci entrare nei club dei Comuni virtuosi che hanno un sostanziale sconto sul patto di stabilità”.