«L’azione congiunta di senatori di diverse province ed appartenenze politiche» per assicurare ad Autobrennero spa «la tempestiva chiarezza rispetto al futuro della concessione autostradale, precisamente nei termini di assicurarne il rinnovo», rischia di essere vanificata dal voto di fiducia alla legge di stabilità. E’ quanto scrivono in una lettera al presidente del Consiglio dei ministri i rappresentanti degli enti locali che partecipano al capitale della società stessa: i presidenti delle Province di Modena Emilio Sabattini, di Bolzano Luis Durnwalder, di Ferrara Marcella Salvaterra, di Mantova Alessandro Pastacci, di Reggio Emilia Sonia Masini e di Trento Ugo Rossi, insieme al sindaco di Verona Flavio Tosi. Nella lettera, gli amministratori chiedono a Letta un incontro urgente «per verificare insieme se esiste la volontà del Governo di sostenere con gli strumenti legislativi e in tutte le sedi opportune la nostra proposta, che sappiamo condivisa da tutte le forze economiche e sociali».
La proposta è contenuta in un emendamento, presentato in Commissione da alcuni senatori, primo firmatario il modenese Stefano Vaccari. L’emendamento prevede che «il ministero delle Infrastrutture e trasporti, in via sussidiaria e previo assenso della Regione Emilia Romagna in relazione alla concessione per l’Autostrada Regionale Cispadana, assuma le funzioni di soggetto concedente dell’Autostrada A22 del Brennero nonché delle autostrade ad essa complementari Autostrada Regionale Cispadana, raccordo autostradale Ferrara-Porto Garibaldi, Collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo, Autostrada A4 Brescia-Padova. I concessionari delle predette tratte autostradali – si legge nel testo – possono proporre l’unificazione del rapporto concessorio mediante la costituzione di un unico soggetto concessionario per l’elaborazione di un piano economico finanziario unitario per le reti autostradali in concessione e per la stipula di un’apposita convenzione unitaria».
Obiettivo dell’emendamento presentato in Senato era «assicurare gli investimenti necessari per gli interventi di potenziamento, adeguamento strutturale, tecnologico ed ambientale delle infrastrutture autostradali nel rispetto dei parametri di sicurezza più avanzati prescritti da disposizioni comunitarie nonché per le infrastrutture ferroviarie strategiche per lo sviluppo dei traffici transfrontalieri nel corridoio del Brennero».
Autobrennero – scrivono i rappresentanti dei territori a Enrico Letta – «insieme ad imprese private, è pronta ad impegnarsi attraverso finanza di progetto nella realizzazione di ingenti opere a carattere strategico per lo sviluppo della rete infrastrutturale». Tra queste l’autostrada regionale Cispadana, la bretella Campogalliano-Sassuolo, la terza corsia Verona-Modena sull’A22 e lavori lungo tutto il tracciato dell’arteria autostradale di sua competenza. «Queste opere, che richiedono investimenti significativi, sono necessarie e irrinunciabili per i nostri territori, e in particolare per l’area colpita dal terremoto, al cui sviluppo contribuirebbero in misura determinante». Inoltre la società – prosegue la lettera – è «impegnata nell’accantonamento del fondo per il finanziamento del tunnel del Brennero e delle sue tratte d’accesso, fondo che potrebbe vedere un rafforzamento nei prossimi anni. Per rendere possibile tutto ciò, tuttavia, la Società ha necessità di tempestiva chiarezza rispetto al futuro della concessione autostradale, precisamente nei termini di assicurarne il rinnovo».
La scelta del Governo di ricorrere alla fiducia, tuttavia, ha impedito la discussione dell’emendamento e la sua eventuale approvazione. Per questo i rappresentanti dei territori situati sull’asse dell’Autobrennero chiedono a Letta «un incontro urgente per verificare insieme se esiste la volontà del Governo di sostenere con gli strumenti legislativi e in tutte le sedi opportune la nostra proposta, che sappiamo condivisa da tutte le forze economiche e sociali».
CANTIERI PER OLTRE 4 MILIARDI – DALLA BRETELLA ALLA CISPADANA ALLA TERZA CORSIA
Autostrada regionale Cispadana, bretella autostradale Campogalliano-Sassuolo, terza corsia nel tratto Verona-Modena dell’a22. Le opere che Autobrennero si è candidata a realizzare prevedono investimenti rilevanti e di importanza strategica per il territorio modenese. Solo la Cispadana, da realizzare con finanza di progetto, ha un costo di 2 miliardi di euro, ai quali si aggiungono i 650 milioni occorrenti per la bretella, i 750 per la terza corsia sull’A22 e altre infrastrutture che – come ha ricordato l’assessore regionale ai Trasporti Alfredo Peri, intervenendo a luglio a un convegno a Modena proprio sugli investimenti di Autobrennero spa – «sono pienamente all’interno dei corridoi europei e ammontano a complessivi 4 miliardi e mezzo di euro, il 70/80 per cento dei quali da risorse private ».
«Si tratta di opere importanti e strategiche per il nostro territorio – spiega il presidente della Provincia di Modena – e in modo particolare per l’area del terremoto».
Lettera al Presidente del Consiglio dei ministri