I criteri per la detenzione degli animali d’affezione da parte dei privati, nello specifico solo per i cani, sono stati approvati dalla commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Monica Donini. Il voto favorevole è venuto dai gruppi di maggioranza, da Fi-Pdl e dalla Lega nord. Astenuti Antonio Mumolo (Pd) e Gabriella Meo (Sel-Verdi): òe due astensioni sono state motivate dall’impegno (dei due consiglieri) di voler ascoltare le osservazioni delle associazioni sulla delibera.
Le disposizioni sono finalizzate alla tutela del benessere degli animali d’affezione, in questo caso specifico solo per il cane, detenuti da privati non ai fini di attività economiche quali commercio, allevamento o altre attività. Vengono stabiliti gli obblighi e le responsabilità del proprietario/detentore dell’animale per quanto riguarda la sua salute e il suo benessere: ricovero adeguato; cibo e acqua in quantità e qualità sufficiente; prevenzione e cure sanitarie; adeguata attività motoria (in relazione alla taglia, alla razza e alla specie) e attività riproduttiva. In particolare, nella delibera si stabilisce il divieto di qualsiasi maltrattamento o comportamento lesivo nei confronti dell’animale e altra azione che possa nuocere al suo benessere; educare, addestrare e/o fare gareggiare gli animali ricorrendo a percosse, violenze e costrizioni fisiche; lasciare gli animali chiusi in veicoli o rimorchi senza un adeguata areazione. Nel provvedimento, inoltre, vengono definiti: caratteristiche e dimensioni dei ricoveri; condizioni climatiche tali da non nuocere alla sua salute (idoneo riparo dalle intemperie e dall’esposizione al sole); uso del guinzaglio e della museruola.
Per chiarimenti su misure dei box, uso della rete di recinzione inclinata e pavimentazione è intervenuto Luca Bartolini (Fi-Pdl).