Le note del prezioso violino “Antonio Stradivari 1715 ex Bazzini” risuoneranno nel Duomo di Modena sabato 21 dicembre alle 21 nel concerto a ingresso libero del violinista Matteo Fedeli intitolato “Uno Stradivari per il Duomo”. Matteo Fedeli è detto “l’uomo degli Stradivari” per aver suonato in luoghi prestigiosi all’estero e in Italia i magnifici strumenti realizzati dal liutaio cremonese; a Modena renderà omaggio al compositore Astor Piazzolla, accompagnato da Orchestra e Coro da Camera dell’Accademia concertante d’archi di Milano, dal Coro Città di Milano e dal maestro Mauro Ivano Benaglia (Concertmaster e piano). In programma le “Cuatro estaciones porteñas” (Quattro stagioni “da Buenos Aires”) per violino, archi e pianoforte; “Ave Maria”, “Introduccion a l’angel” e “Adios nonino” per violino, coro, archi e pianoforte; “Angel” per piano e orchestra d’archi.
Il concerto in Duomo, promosso da Comune di Modena e Provincia di Modena, Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Capitolo Metropolitano modenese e Cappella musicale del Duomo, si realizza con il sostegno di Banca popolare dell’Emilia-Romagna e delle aziende Genzyme, Glemgas, Kelyan, Mapei, (sponsor tecnico Trc).
Il concerto in Duomo sarà l’occasione anche per raccogliere fondi (con offerte e attraverso la vendita di cd e libri del Maestro Fedeli) a favore del progetto “Microresidenze” dell’Asp (Azienda per i servizi alla persona) dei Comuni dell’Area Nord, che prevede la costruzione di unità abitative assistite per anziani e disabili parzialmente autosufficienti nei nove comuni della Bassa modenese colpiti dal terremoto del 2012. Un progetto che punta a creare nuovi modelli di risposta sociale: gruppi di alloggi con servizi in comune, realizzati in legno, antisismici ed ecosostenibili, contigui alle normali aree residenziali, affiancati a un alloggio per l’operatore che deve dare assistenza, in costante contatto con la rete dei servizi.
Il violino Antonio Stradivari “ex Bazzini” fa parte di una strettissima cerchia di violini costruiti dal celebre liutaio nel pieno del suo periodo d’oro ed è considerato tra i migliori al mondo insieme al Cremonese di proprietà della Città di Cremona.
È costruito sul modello “forma G” (grande) e l’accuratezza del lavoro viene esaltata dalla particolare qualità del legno impiegato dal Maestro cremonese e da una profonda vernice arancione dorato, tutta allo stato originale. L’ultima esibizione del violino fu nel novembre del 1961 a Basilea. Venne poi concesso solo per qualche rara occasione privata e per la mostra dedicata ad Antonio Stradivari a Palazzo Borromeo all’Isola Bella del 1963. Dalla fine degli anni ‘60 il violino è scomparso dalle scene ed è ora affidato in esclusiva per i meriti artistici a Matteo Fedeli.