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Chirurgia senologica Sassulo, Sabattini: “Scelta che non compete alla politica”

Interno-Ospedale-Sassuolo«Le scelte puntuali di organizzazione dei servizi sanitari competono ai tecnici e non alla politica, perché vanno adottate in base a criteri scientifici e non intorno ai campanili. Non possono essere i politici a decidere dove e come viene eseguito un intervento chirurgico, non è il loro ruolo». E’ la risposta che il presidente della Provincia di Modena, Emilio Sabattini, ha dato al sindaco di Sassuolo nel corso della seduta dell’ufficio di presidenza della Conferenza territoriale sociale e sanitaria provinciale, che nella mattinata di mercoledì 18 dicembre si è riunita per affrontare il tema della riorganizzazione della chirurgia senologica dell’ospedale di Sassuolo.

«In quella sede – spiega Sabattini, che della Conferenza è copresidente – il direttore generale dell’Azienda Usl ha ammesso un deficit di comunicazione per quanto riguarda il progetto di riorganizzazione, impegnandosi a fornire ai sindaci del comprensorio tutti gli elementi utili a comprendere le ragioni di una scelta che, come ha ben spiegato il direttore, non nasce da ragioni economiche o di altra natura, bensì da una precisa direttiva della Regione basata su elementi che la comunità scientifica internazionale ha acquisito da anni. E cioè l’esigenza di assicurare, attraverso la presenza di precisi requisiti sia sulle strutture che professionali, le condizioni migliori di sicurezza per le donne che devono sottoporsi a intervento chirurgico per il tumore al seno».

«Paventare la chiusura di reparti, quando è certo che nessun reparto chiuderà, facendo leva sulla paura – prosegue Sabattini – risponde forse ad altri obiettivi di natura politica, ma non rende un buon servizio alle comunità. Tantomeno è utile alimentare rivalità tra poli ospedalieri, quando si sta lavorando con successo, e l’ospedale di Sassuolo può bene testimoniarlo, per la progressiva integrazione tra i servizi dei vari ospedali provinciali, a partire dal Policlinico. Su temi delicati come questi – conclude Sabattini – agli amministratori è richiesto un supplemento di responsabilità, per tutelare la salute dei cittadini e non gli interessi elettorali».

 

















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