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Modena, SEL: Contenuti, Coalizione, Primarie. Ricostruire un centrosinistra utile e vincente

SEL presenta oggi un lavoro capillare e collettivo che ha visti impegnati, per diversi mesi, sette gruppi tematici aperti a saperi, individualità e competenze esterne a SEL.

“Ci piace considerare questo documento come la nostra carta d’identità – affermano Cristian Favarin e Giuseppe Morrone, coordinatori cittadino e provinciale di SEL – una bussola sulla quale avviare il confronto con la cittadinanza, le realtà sociali, civili, associative e di movimento, i comitati, le forze politiche del centrosinistra e della sinistra, le candidate già in campo e quelli/e che eventualmente si aggiungeranno, in vista dell’elaborazione dei programmi per le Amministrative 2014, che coinvolgeranno 37 comuni del “modenese”, tra i quali la città capoluogo”.

“Tanti potranno trovarvi spunti positivi, tanti scorgervi gravi manchevolezze – proseguono Morrone e Favarin – quel che ci interessa non è esibire uno stupendo profluvio di parole sganciate dalla realtà, quanto qualificare la nostra autonomia culturale e progettuale (che non è autosufficienza) su contenuti decisivi per i territori che viviamo e la loro praticabilità al livello degli Enti locali.

Ne elenchiamo alcuni: netto cambio di passo su politiche urbanistiche e ambientali (riqualificazione del patrimonio edilizio, consumo zero di suolo, ridimensionamento dell’inceneritore, estensione della raccolta differenziata “porta a porta” con tariffa puntuale, ripubblicizzazione del servizio idrico per rispettare la volontà di 27 milioni di cittadini) e investimenti massicci sulla mobilità sostenibile; messa al centro del contrasto alla povertà e alla precarietà, a partire da nuovi strumenti di sostegno al reddito e di accesso ai servizi; rinvigorire il rilancio economico, la buona occupazione e una coesione sociale sfigurata dalla crisi; fare di Modena il comune capofila di una battaglia politica per l’esclusione dai vincoli del Patto di stabilità interno dei settori dell’istruzione e del sociale, a partire dalla valorizzazione dei servizi scolastici a gestione pubblica e comunale; diritti delle persone nel segno della laicità delle istituzioni (istituzione del Registro comunale delle Unioni Civili, a prescindere dall’orientamento sessuale della coppia); potenziare l’intreccio tra politiche culturali di qualità, incentivando l’imprenditorialità nel settore, e gli spazi sociali; introdurre nuove e più democratiche forme di partecipazione dei cittadini e rendere finalmente possibile il ricorso al referendum abrogativo che attende da tredici anni il proprio regolamento.

(La versione integrale del documento è consultabile qui: http://www.sinistraelibertamodena.it/public/SEL-idee2014-16.pdf)

Il nostro orizzonte è quello di dare vita a un centrosinistra vivo, utile e vincente, con il fulcro dei partiti ma innervato dal protagonismo dei cittadini – sostengono Favarin e Morrone – un centrosinistra da ricostruire non perché amministri semplicemente l’esistente ma perché lo trasformi con competenza, coraggio e innovazione (discontinuità nei modi di fare politica, oltre che nei programmi), un centrosinistra che parli ai delusi, a chi si è astenuto, a chi vota Grillo.

Se ci sarà convergenza sugli obiettivi e sui contenuti fondamentali – avanzano i coordinatori di SEL al PD – il primo passaggio di questo percorso riteniamo che possa essere l’elaborazione di un documento comune che designi le idee guida che le forze della coalizione di questo rinnovato centrosinistra si impegnano a rispettare; tali idee guida dovranno scaturire da un confronto chiaro, fattivo e rispettoso, che faccia sintesi di quelle posizioni anche distanti tra SEL e PD che hanno caratterizzato la legislatura che volge al termine.

Lo sbocco inevitabile di questo percorso dovranno essere le primarie di coalizione per l’individuazione del candidato sindaco del centrosinistra; primarie – concludono Morrone e Favarin – per le quali sarà necessario presentare regole condivise dalle forze politiche che compongono la coalizione nonché sottoscritte dalle candidate e dai candidati che si riconoscono nell’area del centrosinistra e che vi concorreranno direttamente”.

A questo proposito, SEL si sente in dovere di indicare alcuni criteri da assumere nel ragionamento comune:

Adesione: le/i candidate/i che parteciperanno alle primarie di coalizione dovranno riconoscersi nel centrosinistra e sottoscrivere un documento di idee guida; non è importante che abbiano tessere di uno dei partiti della coalizione;

Inclusione: la platea degli elettori dovrà essere il più possibile vasta: dai 16 anni in su, migranti, studenti e lavoratori fuori sede;

Lealtà: le/i candidate/i dovranno impegnarsi lealmente a sostenere il vincitore delle primarie di coalizione;

Sobrietà e Trasparenza nell’uso delle risorse impiegate per la campagna elettorale, rendere pubblico quanto e come è stato speso.

 

















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