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Tollari CST UIL Modena-Reggio: “La legge Bossi Fini va cambiata”

Luigi-TollariLa legge Bossi Fini, così come è stata concepita, non ha più alcun fondamento logico. Non serve a scoraggiare le immigrazioni clandestine, non è utilizzabile per favorire l’emersione dal nero, anzi in un certo senso lo agevola. I casi di Prato, Rosarno, le migliaia di ispezioni operate dalla Direzione Territoriale del Lavoro che trovano tante micro-imprese in difetto, tanto che alla maggior parte di esse puoi solo imporre multe ma non obblighi di assunzione, col risultato che alla fine dei conti si rovina tutto il mercato del lavoro con la concorrenza sleale. Non funziona il meccanismo dei CIE se non a gravare sui costi dello stato e rinviare i problemi, non si risolve il problema della microcriminalità perché un clandestino in un paese fortemente in crisi è più facile che trovi sostentamento da furti, rapine e spaccio che a lavorare onestamente.

Non c’è una regola chiara e applicabile sulle espulsioni. Ci si limita a emettere un provvedimento amministrativo che non viene quasi mai attuato. Dai dati in nostro possesso molti stranieri giunti in Italia nel corso degli anni hanno trovato lavoro e sistemazione altrove. L’Europa è stata e sarà investita sempre di più in un prossimo futuro da un’ondata migratoria incontrollabile in momenti di crisi. Le disgrazie procurate dalle cosiddette primavere arabe, le questioni drammatiche che colpiscono grandi paesi come la Siria, il Sudan, l’Eritrea, la Somalia in mano a dittature e bande armate che rendono impossibile una esistenza pacifica., sono tutti elementi che concorrono a formare un quadro di grande preoccupazione.

In provincia di Modena stiamo assistendo alla crescita della componente cinese in vari settori dell’economia. A differenza della tradizionale immigrazione fatta in gran parte da un esercito di braccia per l’edilizia e l’agricoltura e badanti per i nostri anziani vi è chi paga in contanti e realizza attività per i connazionali che andrebbero costantemente monitorate. In Italia c’è bisogno di estendere diritti e legalità. I Diritti del lavoro non sono optional ma contratti da rispettare alla lettera. La legalità deve partire proprio da chi deve dare l’esempio e occorre far rispettare la legge.

(Luigi Tollari, Segretario generale CST Modena e Reggio Emilia)

















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