Quando, nelle scorse settimane, è diventato di dominio pubblico che le sale operatorie inaugurate in pompa magna lo scorso 31 maggio, non sono mai entrate in servizio, causa mancanza delle necessarie certificazioni per l’agibilità, interrogai il Comune di Carpi, esattamente il 5 di dicembre, perché, attraverso l’Ausl, si facesse chiarezza anche su un altro punto: quanto le liste d’attesa per gli interventi programmabili si stessero allungando proprio a causa di questo grave disservizio. Oggi leggiamo una prima risposta, spontanea, da parte di chi – una paziente – attende da mesi un intervento.
Proprio questo tipo di grave disservizio getta una luce nefasta su quella malaugurata iniziativa dell’inaugurazione: speranze vane per tanti in attesa. Su un tema come la salute, sarebbe bene non giocare, e non strumentalizzare. Il taglio del nastro di maggio è stato una presa in giro per i cittadini. Che oggi, come testimoniato, si trovano con le stesse difficoltà di ieri. Mi auguro che la promessa entrata in funzione di gennaio 2014, sia qualcosa di più concreto della passerella di allora. E che finalmente una città come Carpi, provata dal terremoto, veda un po’ di più di interessamento per il suo ospedale, depotenziato negli anni, e oggi usato come strumento di propaganda.
(Giuseppina Baggio, Consigliere comunale – PDL Carpi)