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Bibbiano ha adottato il PSC. Voto favorevole anche dai gruppi di minoranza

Il Consiglio Comunale di Bibbiano ha approvato, nella seduta del 30 dicembre, l’adozione del Piano Strutturale Comunale. Il PSC è stato accolto con il voto favorevole non solo della maggioranza ma anche dei consiglieri di opposizione Zamboni Ivo, del Gruppo “Rifondazione Comunista-Comunisti Italiani” e Catellani Paolo, del PDL Bibbiano. Astenuti gli altri due consiglieri di minoranza, Farioli Christian e Cassinadri Andrea.

Il Sindaco Venturelli, nel registrare con soddisfazione l’esito del percorso di adozione, ha dichiarato: “Dotarsi di uno strumento quale il Piano Strutturale Comunale, in un contesto economico-sociale di grande difficoltà come quello che stiamo attraversando, significa interrogarsi sulle trasformazioni urbanistiche, sociali ed economiche avvenute negli ultimi anni, con uno sguardo che va oltre la dimensione locale.

E’ uno sforzo a cui sono chiamati non solo coloro che hanno ruoli amministrativo-programmatori, ma tutti i cittadini in quanto membri di una comunità e portatori di legittimi interessi individuali, economici, politici.

Significa anche dare alla comunità di Bibbiano la possibilità di confrontarsi non per “accompagnare” acriticamente il territorio in una dimensione futura, ma per scegliere con determinazione una prospettiva. Una pianificazione concertata quindi tra le istituzioni e partecipata con la cittadinanza, le associazioni di categoria e sindacali, mettendo al centro della propria azione la cura dei luoghi e delle persone, come nuovo modello per produrre ricchezza e benessere sociale”. Il sindaco ha, così, concluso il suo intervento:

“Si apre una nuova fase per la nostra comunità dove sostenibilità ambientale, diritto alla salute, percorsi educativi e scolastici di qualità, lavoro, viabilità, risorse culturali e paesaggistiche s’intrecciano in un legame virtuoso affermando, per ciascun cittadino, il diritto a non essere discriminato, a non veder ridotta la qualità della propria vita.

Lavoreremo perché il nostro territorio possa essere il luogo che assicura una convivenza serena e ordinata, una buona qualità della vita, sicurezza, una pratica di solidarietà diffusa, servizi per i cittadini e le imprese, ma anche precisi e riconoscibili elementi di identità territoriale che ci legano indissolubilmente alla nostra storia”.

 

















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