Acquisti natalizi 2013: è prevalso il segno meno alla fine tra gli operatori modenesi del commercio. L’incoraggiante andamento seppur stabile del primo momento, ha rallentato nel fine settimana e nei giorni che hanno preceduto il Natale. Col risultato, di un ulteriore contrazione rispetto lo scorso anno, il 2012, già segnato per altro dalla crisi. Questo quanto emerge dal bilancio tracciato dall’Osservatorio economico di Confesercenti Modena che ha monitorato gli affari di circa 200 attività, del commercio e pubblici esercizi dei principali centri del territorio. Un bilancio, in cui i risultati appaiono diversificati tra i singoli settori, ma pure all’interno del medesimo ambito. Anche se, a denotare con più frequenza la flessione sono quelli di maggiore influenza sugli acquisti.
L’ANALISI. 10 i settori presi in esame – alimentare, giocattoli, libri, profumi, abbigliamento, elettronica di consumo, telefonia, elettrodomestici, gioiellerie bar e ristoranti – nel corso della rilevazione, mentre circa 200 sono state le imprese poste sotto la lente a partire dal 30 novembre scorso. Nel 50% dei casi è stato il calo degli affari a prevalere, mentre il 33% degli operatori ha segnalato una certa stabilità nelle vendite. Il restante 17% invece ha evidenziato un incremento del volume degli affari.
L’ANDAMENTO DEI SETTORI
Gioiellerie E’ decisamente il settore più colpito dalla crisi e dal mutamento dei consumi soprattutto nel periodo natalizio. Tutte le imprese del campione hanno indicato stagnazioni degli affari più o meno consistenti. Le vendite infatti hanno interessato maggiormente i prodotti di prezzo unitario contenuto, come argento o alta bigiotteria; mentre oro e preziosi hanno segnato una forte contrazione
Abbigliamento E’ il settore che più di tutti, dopo la gioielleria, ha marcato una diminuzione delle vendite rispetto al dicembre 2012. L’80% delle imprese denuncia una flessione di acquisti e clienti, a fronte di uno scarso 15% che invece registra stabilità sul Natale precedente e di un residuale 5% che marca un progresso nel volume d’affari. Sotto l’albero solo capi non problematici come maglie, camice e sciarpe. Molto meno i capi spalla. Risulta sempre più evidente la tendenza del consumatore a posticipare gli acquisti al periodo dei saldi.
Elettrodomestici Segno meno che prevale anche in quest’ambito. Il 70% delle imprese ha mostrato una diminuzione del giro d’affari ed il restante 30% ha registrato stabilità sul 2012. Tra i prodotti più venduti le Smart TV di nuova generazione e i piccoli elettrodomestici da casa e non. Segnano invece il passo lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie con la tendenza da parte del consumatore ad attendere qualche sconto.
Alimentare Anche tra i negozi di generi alimentari, l’andamento, rispetto ai volumi di vendita del 2012, risulta in contrazione per il 50% degli intervistati, stabile nel 40% dei casi ed in aumento nel restante 10%. Tra i prodotti più venduti, i tipici della nostra tradizione: tortellini, parmigiano reggiano, aceto balsamico, lambrusco e zampone. Non manca poi la richiesta per prodotti di tipo biologico in crescita; in calo vini pregiati, ceste e confezioni dono più consistenti e costosi.
Profumeria Settore in cui prevalgono le imprese che segnano stabilità sul 2012: 70%. Il 25% mostra una flessione degli affari, mentre il restante 5% segna un aumento. Ha predominato nel settore la ricerca di regali originali: ambite le novità assolute per quanto riguarda i prodotti per la cura del corpo e dei capelli, così pure quelle tra i profumi e le fragranze innovative. Poco richiesti e quindi in flessione quasi tutti i prodotti molto costosi.
Elettronica di consumo Stabilità delle vendite anche in questo settore per il 70%, con segnali di incremento per un 15%. Gettonatissimi smartphone e tablet; decisamente in contrazione le vendite di pc portatili e fotocamere digitali.
Libri Forse il vero regalo dell’ultimo minuto, come tutti gli anni il libro è stato tra i più graditi e preferiti. I volumi di vendita, sono risultati in linea con quelli del Natale passato con il 60% delle librerie monitorate che ha segnalato stabilità nei volumi e negli incassi; il 20% una lieve contrazione, mentre un altro 20% ha incrementato. Tra i più scelti volumi su Papa Francesco I, anche quelli di carattere umoristico.
Giocattoli Stabili gli affari anche nel settore dei giocattoli dove per la maggiore sono andati, quelli legati a cartoni animati o più pubblicizzati, scelti da genitori e nonni. Da segnalare un ritorno di un classico come il gioco di società, per altro molto ricercato. Quanto ai più costosi, quali case di bambole, castelli, etc., richieste in decisa diminuzione.
Ristoranti Suddivisione equa tra le realtà imprenditoriali di questo tipo che segnano aumento, stabilità o diminuzione rispetto al Natale 2012. Sostanzialmente stabili i pranzi e le cene tra familiari e amici nei giorni di festa, nonché le cene aziendali nel periodo pre-natalizio. Molto richiesti i piatti tipici della nostra tradizione, in calo la richiesta e quindi il consumo di vini pregiati.
“Anche il Natale 2013 risulta così contrassegnato dalla crisi e dal conseguente calo dei consumi – fa sapere Confesercenti – I modenesi non hanno rinunciato a fare regali, ma hanno diminuito considerevolmente il budget scegliendo articoli poco costosi. Non ha aiutato ad invertire la tendenza l’aumento del volumi dovuti all’e-commerce, anche perché questo canale sempre più è appannaggio dei grandi colossi mondiali del commercio elettronico. Per alcuni settori, abbigliamento in particolare l’auspicio è che molti acquisti siano stati posticipati al periodo di delle vendite di fine stagione”.