Presenze prestigiose a “Dammi cinque minuti”, l’evento politico e culturale di Concretamente Sassuolo in programma sabato 11 gennaio dalle 9.30 alle 18.30 nel foyer del teatro Carani: tra le decine di persone che regaleranno una loro idea per il futuro di Sassuolo, ci saranno tre ospiti speciali.
Educatore, scrittore e blogger, Marco Boschini è attualmente Assessore all’ambiente, urbanistica e patrimonio nel Comune di Colorno (Parma). E’ inoltre il coordinatore dell’Associazione Comuni Virtuosi, impegnata a promuovere una gestione del territorio all’insegna del principio del “no consumo di suolo”; la riduzione dell’impatto ecologico della macchina comunale e dell’inquinamento; la promozione di una corretta gestione dei rifiuti; l’incentivazione di nuovi stili di vita sobri e sostenibili. Boschini parlerà di questi temi e delle pratiche migliori di altri Comuni italiani applicabili alla realtà sassolese.
Federico Zanfi, del Politecnico di Milano, parlerà invece di “Fare urbanistica dopo la crescita – Un laboratorio di studio e progetto sul territorio del distretto ceramico di Sassuolo”. Si tratta di un gruppo di ricercatori e docenti del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano che ha avviato uno studio finalizzato alla costruzione di una mappa aggiornata delle questioni urbanistiche e alla prefigurazione di strategie di azione futura. La ricerca fa parte del progetto nazionale Re-Cycle Italy (recycleitaly.iuav.it). Zanfi presenterà le prime azioni di ricerca e lancerà una campagna di ricognizione aperta alla cittadinanza per il censimento degli spazi sottoutilizzati e abbandonati.
Sassolese doc, scrittore e giornalista, Leo Turrini segue da anni i grandi dello sport per i quotidiani Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno. È considerato uno dei maggiori esperti di Formula 1, ma il suo raggio d’azione spazia su calcio, ciclismo, pallavolo, oltre che musica, cinema e costume. Di cosa parlerà Leo? Chi lo conosce sa che è impossibile fare previsioni. Ama la sua città e la tratteggerà con la sagacia e il vivace senso dell’umorismo abituali. Non a caso Edmondo Berselli lo definì “il più grande narratore orale italiano”.