La Cisl Scuola, si è sempre impegnata in tutte le sedi a chiudere questa questione con il raggiungimento di un accordo per il 2012 che porti all’annullamento del blocco stipendiale già avviato dall’anno 2010 e che l’attuale Esecutivo non rinnega, anzi lo fa completamente proprio tant’è che con l’ultima legge di stabilità ne ha voluto allungare gli effetti addirittura al 2013.
Nel contempo ha chiesto con forza la sospensione ed il ritiro del provvedimento delle azioni di rimborso per le quali il MEF aveva dato disposizioni di recupero a partire dal cedolino di gennaio, avviando in proposito specifiche iniziative di mobilitazione sul territorio. L’intervento sindacale ha bloccato il recupero forzoso.
La questione del recupero delle somme già pagate per gli scatti di anzianità si è chiusa come da noi chiesto fin da subito, col ritiro di un provvedimento iniquo e fortemente ingiusto. Com’era da prevedere, qualcuno si è arrogato il merito della soluzione di un problema che non avrebbe nemmeno dovuto porsi.
Ai tanti che in questi giorni frenetici e carichi di amarezza per l’incertezza costante, per il timore di non sapere mai, come sarà il domani è opportuno ricordare che la questione scatti è aperta dal 2010; che da allora sono cambiati diversi governi e varie maggioranze parlamentari, ma che il rimedio ai danni prodotti da norme di legge fortemente penalizzanti per chi lavora nella scuola è venuto solo grazie all’iniziativa costante e determinata condotta sul piano sindacale da alcune organizzazioni e di cui la Cisl è stata forte protagonista. Altre Organizzazioni Sindacali non hanno firmato l’accordo Aran per il recupero degli scatti, pagati – compresi gli arretrati – lo scorso anno.
La scuola non è un bancomat, merita tutela e rispetto, linearità di comportamenti, serietà di rapporti. La Scuola, negli anni è già stata fortemente penalizzata: a livello professionale ed economico: si pensi a tutte le riforme imposte negli ultimi tempi, alla burocrazia farraginosa, si pensi alle complessità nuove e le sfide educativo-didattiche quotidiane, al contratto bloccato da tempo, al blocco degli scatti, alla riforma delle pensioni e ai tagli di personale docente ed ata.
Ciononostante la Scuola ha sempre dimostrato sensibilità, professionalità e senso di responsabilità.
I sacrifici li abbiamo fatti, da tempo. Ora le forze politiche possono pensare di “coinvolgere” coloro che, nonostante tutto, percepiscono pensioni e stipendi ….d’oro, cancellando l’ultima disposizione, di ottobre, che ha aggiunto un altro anno, il 2013 di blocco stipendiale. Potrebbero risparmiarci la fatica che ha sopportato chi, come noi, fa sindacalismo concreto e responsabile, proponendo anche soluzioni ai problemi dei lavoratori che rappresenta. Problemi che, una politica e un’amministrazione più attente e lungimirante spesso potrebbero evitarci.
Mariarita Bortolani (Segretaria Cisl Scuola Reggio Emilia)