Nei prossimi mesi a Mirandola arriverà un comando stazione del Corpo Forestale dello Stato che sarà ospitato presso l’edificio della sede della Bonifica di Burana sulla Strada Statale Sud. Nel comando mirandolese sono previsti dalla pianta organica sei uomini: un ispettore, un sovrintendente e quattro agenti. Il Corpo Forestale dello Stato ha competenza specifica in materia ambientale e svolge funzioni di polizia giudiziaria, concorrendo a garantire l’ordine, la sicurezza pubblica e il pubblico soccorso. L’arrivo a Mirandola del Corpo Forestale, concordato con l’Amministrazione comunale cha ha particolarmente apprezzato questa novità, è emerso nel corso della riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, svoltosi il 16 gennaio presso il Municipio di Mirandola e presieduto dal Prefetto di Modena Michele Di Bari.
Alla riunione hanno preso parte i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, i Sindaci dell’Area Nord e l’Assessore provinciale alla Formazione Professionale Cristina Ceretti. Durante l’incontro è stata effettuata una valutazione della situazione della sicurezza nella Bassa. I Sindaci hanno fatto presente la preoccupazione crescente della popolazione nei confronti di alcuni reati specifici come i furti. I primi cittadini si sono comunque detti soddisfatti dell’arrivo di nuovo personale sul territorio sia per la Polizia che per i Carabinieri.
Il Prefetto ha preso atto delle osservazioni e delle richieste dei Sindaci, garantendo massima attenzione ed evidenziando la stretta collaborazione già esistente sul territorio tra le forze dell’ordine. Sui furti ha ricordato come ci sia una realtà variegata nell’Area Nord, con Comuni in cui questi reati sono calati, mentre in altri c’è stato un incremento, anche se l’aumento dei furti è purtroppo un trend nazionale come riportato anche dai principali quotidiani in questi giorni. Il Prefetto Di Bari ha quindi ribadito l’impegno comune per fornire risposte adeguate alla popolazione attraverso il rafforzamento dell’azione di controllo e di presidio del territorio. Proseguirà la vigilanza per stroncare il fenomeno del lavoro nero, anche in settori delicati come quello del biomedicale. Una particolare attenzione sarà infine garantita nelle verifiche dei cantieri e sulle imprese impegnate nella ricostruzione, per evitare infiltrazioni della malavita organizzata.