Una stima precisa dei danni non è ancora possibile farla, molti locali non sono tuttora raggiungibili; ma sono sicuramente molto pesanti le conseguenze dell’alluvione per alcune cooperative aderenti a Legacoop Modena. L’Associazione si è mobilitata fin dalle prime ore di questa nuova emergenza per assistere le cooperative colpite dall’ondata di piena, in modo da fornire loro tutto il supporto necessario, e indirizzare al meglio la disponibilità manifestata da altre cooperative a fornire soccorso. Fra le cooperative più colpite c’è sicuramente Alfa Engineering, la cooperativa di Bastiglia che produce giunti, i cui soci hanno trovato accoglienza presso gli uffici di Legacoop in attesa di rientrare in azienda: l’acqua ha completamente invaso i locali a piano terra e l’officina, danneggiando i macchinari di produzione, i prodotti, le attrezzature informatiche e gli arredi; ad oggi non si sa se e cosa potrà essere recuperato e riportato a funzionamento, ma si teme il peggio.
Sempre a Bastiglia invaso dall’acqua il punto vendita Conad, con danni ingenti alla merce e alle strutture.
A Bomporto allagata la cooperativa AGG Technology Painting, con danni a locali e attrezzature, e un altro punto vendita Conad, temporaneamente non attivo: i danni sono quindi ai locali e alle attrezzature, mentre non erano presenti merci.
Investita dall’onda di piena la sede centrale della cooperativa sociale Pomposiana, situata in strada Canaletto 935/A: tutti i mezzi dei servizi ambientali e le macchine operatrici per la manutenzione del verde ricoverati nei capannoni (circa 30 automezzi), l’area agricola dedicata alla Bioagricoltura e gli uffici sono stati sommersi dalle acque, con prevedibili danni ingenti; 30 i lavori coinvolti dalla sospensione dei servizi. A Pomposiana la cooperativa COPTIP ha dato la disponibilità di un proprio capannone per ricoverare i mezzi recuperati dall’acqua.
Per quanto riguarda le altre cooperative sociali, coinvolte con danni per lo più indiretti Gulliver, che ha potuto accogliere nelle proprie strutture anziani sfollati,ma ha scontato la chiusura di alcuni servizi nei territori alluvionati, in particolare nidi a materne, e Coop Coopernico di Soliera, che ha dovuto sospendere i servizi ambientali a Bastiglia.
Decisamente impegnativa, anche se in corso di soluzione, la situazione di Albalat, il caseificio già duramente colpito dal terremoto del 2012, e Serum, i cui impianti produttivi sono ubicati ad Albareto di Modena. Le aziende, inizialmente risparmiate dal flusso delle acque uscite dalla falla apertasi domenica mattina nell’argine destro del fiume Secchia, sono state interessate nella primissima mattinata di lunedì 20 per la salita a monte delle acque da Bomporto, causando la sospensione dell’attività di trasformazione in Caseificio: il latte conferito nella serata di domenica è stato ricaricato e spostato assieme alle successive mungiture sui caseifici Bonlatte e Razionale Novese. Nonostante la notevole quota degli impianti rispetto al piano di coltivazione, il progressivo innalzamento del livello delle acque ha interessato anche il magazzino del formaggio e l’allevamento di suini, dove già dalla prima mattinata si era provveduto a trasferire gli animali di alcune stalle. Pur con notevole difficoltà, nel pomeriggio si è trasferita un’altra parte di suini, senza poter però sgombrare completamente l’allevamento. Ben peggiore è la situazione nella casa utilizzata quale residenza dal casaro, ubicata a qualche centinaio di metri a nord dal caseificio e pesantemente allagata, così come pure i 32 ettari di terreno circostanti, parte coltivati a Grano e 18 destinati a colture primaverili.
Nel pomeriggio di mercoledì, seppur lentamente, il livello delle acque si è ridotto riportando alla normalità la viabilità dalla frazione di Albareto sino al centro produttivo, permettendo nella successiva mattinata la ripresa della lavorazione nelle caldaie del caseificio.
Ad oggi non è possibile fare una conta precisa dei danni, che oltre a quelli diretti ricomprendono la mancata produzione e i costi di delocalizzazione, e data la peculiarità della produzione, non è da escludere qualche problema nella riuscita delle 276 forme di Parmigiano Reggiano prodotte nei tre giorni di sospensione.
Anche Serum sta riportandosi progressivamente ai quantitativi standard di lavorazione, dopo aver dirottato il siero in entrata sul nuovo impianto di Novi, e stoccato nelle cisterne il prodotto concentrato nei giorni di isolamento dell’area produttiva.
Anche la Cooperativa Macchine Agricole Solierese è stata coinvolta con l’allagamento dei terreni in gestione ubicati nel comune di Bomporto e di Bastiglia: circa 28 Ettari, di cui 16 coltivati a grano e 12 destinati a semine primaverili. Anche qui è prematuro ipotizzare dei danni, con le colture in atto sensibili ai tempi di allagamento ed all’eventuale quota di limo che si andrà a sedimentare, così come per i terreni destinati alle semine, molto inciderà il prossimo andamento stagionale per la possibile messa in coltura che in alcuni casi potrebbe non esser certa.
Legacoop si è contestualmente attivata nei confronti delle Istituzioni, ricevendo immediato riscontro dalla Provincia, che ha creato un tavolo per il monitoraggio e la quantificazione dei danni. Particolare apprezzamento merita anche la Regione Emilia Romagna, che si è immediatamente mobilitata sia sui territori colpiti, sia presso il Governo.