Un’autostrada inutile sullespalle degli utenti che la finanzieranno di tasca loro con l’aumento delle tariffe del 7,5 per centoannuo nel periodo 2011-2018. Così Michele Dell’Orco, deputato emiliano M5S della Commissione trasporti, definisce la Tibre, un raccordo autostradale di oltre 80 km tra l’ A15 e l’A22 che dovrebbe mettere in collegamento Tirreno e Brennero e il cui primo lotto è nei piani di immediata cantierabilità del ministero per il 2014. Ho presentato un’interrogazione per fare chiarezza su l’ennesima costruzione di un’infrastruttura autostradale inutile e dannosa ma che ha tutta l’aria di essere un grande affare per il concessionario Autocisa.
Si sta promuovendo una rapidarealizzazione dell’opera con la beffa dell’autofinanziamento del primo lotto ovvero senza specificare che Autocisa, per la realizzazione dell’intero asse autostradale, non solo ha già ottenuto una proroga della concessione fuori dalle regole comunitarie ma ancheun contributo statale di 900 milioni di euro nonché 1.730 milioni di euro come garanzia, soldi che rimarranno bloccati su un apposito fondo e non potranno invece essere utilizzati per opere più utili, come ad esempio le tratte ferroviarie dello stesso corridoio. Da aggiungere infine che molto probabilmente la Tibre potrà usufruireanche di un credito di imposta fino al 50% dei costi. Praticamente si tratta di un’opera a totale carico di cittadini e dello Stato mentre gli incassi andranno tutti al privato.
Collegare Tirreno e Brennero èimportante ma un collegamento autostradale in definitiva è già presente mediantel’intersezione dell’autostrada A15 con l’Autostrada A1. Ciò che invece realmente manca è un adeguato collegamento ferroviario, chiediamo dunque di bloccare le opere autostradali e destinare i fondi al potenziamento delle tratteferroviarie del corridoio Tirreno-Brennero, quali la Pontremolese e latratta Parma-Suzzara-Poggio Rusco o, in alternativa a quest’ultima, alla Parma-Piadena-Mantova-Verona che, secondoun recente Studio della Tibre srl, risulterebbe molto più economica e competitiva.