“Fare concertazione su imposte e tariffe locali è fare politica dei redditi, al fine di salvaguardare i redditi di pensionati e lavoratori, ricordando che le imposte locali, a seconda del contesto territoriale (più o meno anziani per esempio) in cui sono calate, hanno esiti differenti sulla qualità della vita delle famiglie e delle persone, anziani in primis”.
Così Loris Cavalletti, responsabile dei Pensionati Cisl dell’Emilia Romagna, in merito ai bilanci di previsione (da stilare entro il 28 febbraio), su cui il sindacato si confronta in questi giorni con i Comuni.
“Nel biennio 2010-2012 sono aumentate le addizionali locali del 31%, i prezzi sono cresciuti del 2,3% ed i consumi sono calati del 7%. Pertanto Cavalletti non ha dubbi: “La differenza rispetto alla qualità della vita delle persone la fanno i servizi. Per cui non ha senso fare risparmiare qualcosa ad un pensionato quando poi lo si costringe a pagarsi i servizi che mancano”.
Quindi, incalza il sindacalista dei Pensionati Cisl “basta buonismo, in sede concertativa dobbiamo essere più cattivi e ragionare con forza di tariffe. A cominciare dalla iuc (imposta unica comunale), che “dobbiamo concertare”, considerato che è nel regolamento comunale che si possono definire le agevolazioni per parte della popolazione”.
Tra le ‘voci’ di finanza comunale figura anche il recupero dell’evasione fiscale. In Emilia-Romagna, grazie al protocollo sottoscritto da quasi tutte le amministrazioni con l’Agenzia delle Entrate, secondo cui una quota dell’evasione riscossa va al Comune che l’ha scoperta, sono stati recuperati 5,8 i milioni di euro dalla lotta all’evasione, su 22,2 milioni evasi accertati. “Su queste cifre imputate –insiste Cavalletti- il sindacato chiederà conto ai Comuni, onde evitare che siano dirottate alle spese correnti e non a favore di anziani e non autosufficienti”.