I Carabinieri della Compagnia di Imola hanno eseguito quattro misure cautelari per reati in materia di stupefacenti, di cui una in carcere e tre di presentazione alla Polizia Giudiziaria, nei confronti di tre imolesi, B.A. 37, M.E. 29 e P.L. 20 anni e un palermitano, F.F. di 30 anni, domiciliato a Medicina. Il provvedimento, emesso dal Giudice presso il Tribunale di Bologna, scaturisce dalla richiesta avanzata dalla Sostituto Procuratore presso la Procura della Repubblica di Bologna.
Agosto 2012: I Carabinieri di Dozza, attraverso le rivelazioni di una donna, madre di un minorenne, vengono a conoscenza di una brutta storia di stupefacenti in cui era rimasto coinvolto suo figlio, costretto a recarsi in una comunità di recupero dell’imolese per iniziare un processo di disintossicazione.
Marzo 2013: Dopo una serie di accertamenti e di riscontri incrociati che permisero di confermare la provenienza della droga ceduta al minore, arrivarono i primi risultati. Due fratelli di Imola, un 27enne incensurato e un 29enne con precedenti di polizia – entrambi commercianti e fratelli di B.A., destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere – furono arrestati per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in seguito ad una serie di perquisizioni operate dai Carabinieri a carico di tutti quei personaggi ritenuti appartenenti alla rete di piccolo spaccio. I predetti furono trovati in possesso di 550 grammi di marijuana, 15 grammi di hashish, 1.5 grammi di marijuana, due bilancini di precisione e 4.770 euro in contanti, raccolti in banconote di vario taglio, mentre, altre otto persone, sei residenti a Imola (tra cui il fratello maggiore dei due arrestati), una a Borgo Tossignano e una a Conselice, furono indagate a piede libero per lo stesso reato.
Febbraio 2014: Gli investigatori dell’Arma di Dozza, a seguito della nota conclusiva d’indagini inoltrata all’Autorità Giudiziaria e finalizzata all’emissione di misure cautelari, alle ore 6:00 di sabato, con il supporto di militari provenienti dalla Compagnia di Imola e del Nucleo dei Carabinieri Cinofili di Bologna, hanno fatto scattare il blitz. B.A., personaggio di spicco nell’indagine, disoccupato e gravato da precedenti di polizia per reati contro la persona, è stato arrestato all’interno di un residence di Imola, dove abitava da anni pagando 65 euro al giorno. Il soggetto finisce in manette anche con l’accusa di estorsione, perché avrebbe costretto una donna, con la quale aveva intrattenuto un breve relazione, ad acquistargli una Porsche Cayenne (sequestrata preventivamente su disposizione del GIP) ed a corrispondergli 800 euro in contanti per stipulare una polizza assicurativa dell’auto, nonché altre somme di denaro per esigenze personali, per il pagamento di una rata di un esercizio pubblico gestito da uno dei suoi due fratelli (il 29enne arrestato a marzo 2013) e per il noleggio annuale di un’altra autovettura utilitaria. A seguito delle perquisizioni domiciliari, uno dei tre indagati colpiti dalla misura dell’obbligo di presentazione alla P.G., M.E., il 29enne di Imola, è stato arrestato in flagranza di reato per detenzioni di sostanze stupefacenti, perché trovato in possesso di 9.39 grammi di hashish, 1.50 grammi di marijuana e un bilancino di precisione. I due arrestati sono stati associati presso la Casa Circondariale di Bologna a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.