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Alla chiusura svuotava reparto telefonia e hi-tech: capo cassiera arrestata dai Carabinieri a Rubiera

carabinieri_2002I costosi smartphone, accessori per cellulari e prodotti hi-tech che sparivano dal box del reparto telefonia finivano nell’abitazione della capo cassiera di un ipermercato reggiano, che alla chiusura aveva l’incarico fiduciario di prelevare le strisciate contabili dai punti cassa di ogni reparto per consentire i conti di giornata. Nel box del reparto telefonia tuttavia si intratteneva più del previsto in quanto prima di prendere la strisciata contabile rubava i costosi beni in vendita che poi portava a casa. A rivelarlo le indagini dei Carabinieri della Stazione di Rubiera che hanno accertato in maniera incontrovertibile le responsabilità dell’infedele impiegata in ordine al reato di furto aggravato e continuato per le cui ipotesi di reato è stata arrestata. La capo cassiera, una 49enne originaria di Napoli e residente a Rubiera, alla chiusura dell’ipermercato dovendo svolgere l’incarico fiduciario di prelevare le strisciate contabili dai vari reparti dotati di cassa accedeva al reparto telefonia facendo razzia di smartphone, accessori per cellulari e prodotti hi-tech che prelevava dagli armadi dove venivano depositati a fine giornata. L’ultimo furto, in ordine cronologico, compiuto l’altra sera gli è costato le manette.

I Carabinieri della Stazione di Rubiera hanno infatti atteso all’esterno il suo fine turno scoprendola all’uscita trovandola in possesso di un Samsung Note 3 eun Samsung S4 risultati essere stati rubati dal reparto di telefonia predetto. Secondo le indagini dei Carabinieri della Stazione di Rubiera, che hanno avuto il prezioso contributo dell’ufficio sicurezza della società che gestisce la catena di supermercati, l’impiegata infedele da qualche tempo “alleggeriva” il reparto telefonia rubando i beni in vendita come documentato in maniera incontrovertibile dal sistema di videosorveglianza interno attivato proprio su richiesta dei Carabinieri alla chiusura dell’attività commerciale che ha immortalato la donna durante l’attività predatoria. La perquisizione domiciliare presso l’abitazione dell’impiegata portava i Carabinieri a rinvenire e sequestrare numeroso altro materiale hi-tech tra cui altri smartphone, tablet, iPad, auricolari, custodie, carica batterie, chiavette usb, amplificatori per cellulari, cavetti collegamento usb etc.. la cui probabile provenienza furtiva dall’ipermercato in questione è in corso di verifica avendo al riguardo avviato le procedure di riscontro d’inventario.

C’è ora da rispondere da quanto tempo l’infedele impiegata rubava sul posto di lavoro. La risposta verrà fornita dalle indagini tuttora in corso dei Carabinieri di Rubiera. Nel frattempo la 44enne, ristretta a disposizione della D.ssa Stefania Pigozzi sostituto presso la Procura reggiana, nella mattinata odierna comparirà davanti al Tribunale di Reggio Emilia per rispondere delle accuse a lei contestatele.

















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